Autostrada Roma-Latina, l’operazione “Amalgama” rilancia la polemica sul rischio corruzione. Atteso l’incontro in Comune

Mentre è in corso l’operazione “Amalgama” di polizia giudiziaria che attraversa il Belpaese con l’esecuzione di 21 ordinanze di custodia cautelare per corruzione negli appalti delle grandi opere, il comitato “No Corridoio Roma-Latina per la metropolitana leggera” rilancia sul rischio del “caporalato mafioso” alimentato dal sistema dei sub appalti: “L’autostrada a pedaggio A12-Roma-Latina sarà un’altra gallina dalle uova d’oro per questi rapaci accaparratori di opere devastanti”, dicono gli attivisti utilizzando i social. Gli arresti di oggi, scaturiti da uno stralcio di Mafia Capitale, si collocano come ciliegine sulla torta preparata per l’incontro pubblico organizzato presso il Comune di Latina, aula De Pasquale, che avrà luogo venerdì 28 ottobre con inizio alle 17. Un incontro fortemente voluto dal comitato per informare sul progetto che attraverserà il territorio da Latina a Roma.

Il comitato ha già chiesto all’amministrazione capitolina di mandare una lettera urgente al Ministro Graziano Delrio al fine di convocare una nuova Conferenza dei Servizi, vista la mutata situazione politica-amministrativa di Roma, Pomezia, Ardea, Aprilia e Latina. Probabilmente farà altrettanto con l’amministrazione del capoluogo pontino con la quale ha aperto un confronto. Staremo a vedere, dal momento che appare difficile ottenere da questa iniziativa uno stop all’autostrada pontina visto che le opere sono state già appaltate.

In questi giorni che precedono l’incontro, nel quale è auspicabile che siano esposte anche le ragioni di chi è favorevole al progetto, torna in primo piano la questione del pedaggio. In un video-messaggio affidato a Facebook Roberto Bertani, attivista del Movimento cinque stelle, parla di 12 centesimi a chilometro che per chi viaggia da Latina a Roma, andata e ritorno con l’auto, si traducono in 12 euro.