Baby gang a Sezze, presidi sotto attacco. La replica di De Rossi

Fiorella De Rossi, dirigente dell’istituto comprensivo Pacifici Sezze-Bassiano, non ci sta a passare insieme alle colleghe come persone, per di più rappresentanti dell’istituzione scuola, “insensibili” al fenomeno baby gang. Se lei e le presidi Carolina Gargiulo e Anna Giorgi, rispettivamente dirigenti dell’istituto “Valerio Flacco” e “Pacifici e De Magistris”, sono risultate assenti al Consiglio comunale convocato sul tema è stato “per motivi di lavoro” – spiega De Rossi – come comunicato per tempo. La dirigente dell’istituto comprensivo ricorda inoltre di aver sollevato il problema baby gang, insieme alla collega Giorgi, in una nota inviata al Prefetto, al Sindaco di Sezze e alle Forze dell’Ordine. E per finire, De Rossi spiega che tutte e tre avevano già partecipato in Comune ad una Commissione di lavoro, convocata proprio per discutere il problema e definire possibili soluzioni.

La premessa è lunga ma serve a replicare all’intervento del consigliere di opposizione Serafino Di Palma che in aula ha sollevato dubbi sulla loro assenza e presunte responsabilità riguardo al filmato “Sezze Trap City” in cui degli studenti di scuole superiori, inneggiavano a droga, violenza e sesso facile.

“L’intervento del consigliere Serafino Di Palma – replica De Rossi – nei confronti della collega Anna Giorgi risulta pretestuoso e altamente offensivo, completamente decontestualizzato, finalizzato soltanto a gettare discredito su una Dirigente che in quel momento non avrebbe potuto replicare. La collega Giorgi non ha bisogno di difese d’ufficio, ma questa completa mancanza di tatto verso la sua persona mi indigna profondamente. Oggi a lei, domani a chi di noi? Con le affermazioni del consigliere Di Palma sembra cancellarsi con un colpo di spugna tutto ciò che di buono la collega è riuscita a fare per la comunità scolastica setina. Ci si chiede: cui prodest? Infine, ha idea il consigliere Di Palma di cosa sia un Piano annuale delle attività dei docenti? Ha idea di cosa significhi rinviare una riunione collegiale o gli stessi Consigli di classe? Sicuramente no, altrimenti non si sarebbe espresso con tale faciloneria. Facile ottenere consensi screditando le persone, più difficile chiedere scusa alla persona offesa. Ma si sappia che, offendendo lei, ha offeso tutta la categoria”.