Botte, vessazioni e l’aggressione sulla Pontina: il marito e il figlio davanti al gup

Botte, violenze, vessazioni all’interno di un matrimonio che era diventato un vero incubo. Questo ha dovuto subire una donna di Pontinia, che solo per la distrazione del compagno che avrebbe trovato compagnia altrove, era riuscita a trascorrere alcuni anni di “serenità”. Fino a quando tra il gennaio e il febbraio 2020 l’uomo, di 53 anni, aveva ricominciato a maltrattarla.

Davanti al ristorante Egidio, alla presenza di numerosi testimoni che erano intervenuti in suo soccorso, era stata trascinata per i capelli fuori dall’auto e picchiata. Prima il marito l’avrebbe costretta, con manovre con l’auto – i due viaggiavano su due vetture diverse – ad accostare. Poi, quando qualcuno gli ha detto di smetterla, ha risposto che non doveva mettersi in mezzo e che lei era una “mxxxxtta”. Alla fine le aveva sferrato due pugni al volto.

Dall’inizio dell’anno diversi erano stati gli episodi di violenza, l’uomo l’avrebbe anche costretta ad andare via dalla casa coniugale e a rifugiarsi altrove insieme alla figlia. Con le sue condotte le aveva anche fatto perdere il lavoro, perché la vittima per due volte, per i lividi che lui le avrebbe procurato anche al volto, non si era presentata. Le aveva deciso di lasciarlo e questo aveva acuito ancor di più i suoi comportamenti violenti.

Alla fine la donna, assistita dall’avvocato Maria Belli, nonostante non lo avesse fatto in tutti questi anni, si è convinta a denunciare e sono scattate le indagini. Ieri si è tenuta l’udienza preliminare davanti al giudice del tribunale di Latina, Pierpaolo Bortone. Padre e figlio (che era con lui durante l’inseguimento fino al ristorante Egidio), difesi dall’avvocato Amleto Coronella, hanno chiesto di essere sentiti dal giudice e l’udienza è stata rinviata al prossimo 15 gennaio.