Business a stelle e strisce: USA terzo paese di destinazione dell’export italiano

Ogni paese sa quanto sia importante investire sui rapporti commerciali con altri attori esteri, per poter aumentare la salute dell’economia interna e per poter valorizzare il proprio “marchio”. Non fa ovviamente eccezione l’Italia, una delle nazioni con l’appeal maggiore da questo punto di vista. Sono infatti pochi i paesi che possono vantare la nostra tradizione, e infatti il brand del made in Italy è noto e apprezzato in tutto il globo. Fare impresa all’estero diventa dunque un must per gli imprenditori italiani e per le aziende, e ci sono certi paesi che – più di altri – si dimostrano pronti ad accogliere il tricolore nelle proprie case, come gli USA.

 

USA tra i principali partner commerciali dell’Italia

Quando si parla di Italia e di rapporti con paesi esteri, allora occorre citare gli USA, in assoluto uno dei paesi più affezionati al marchio tricolore. Lo sostengono i dati, secondo cui l’export in direzione degli Stati Uniti d’America nel 2019 ha superato una quota di circa 45.500 milioni di euro, aumentando gradualmente la cifra ogni anno, dal 2017. I prodotti alimentari sono senza dubbio una delle categorie merceologiche più esportate negli USA, insieme ai prodotti farmaceutici, a quelli metallurgici, ai macchinari, ai veicoli, agli abiti e accessori di moda, e infine ai prodotti manifatturieri.

 

Investire e fare impresa all’estero: alcuni consigli

Chi vuole fare impresa all’estero deve per prima cosa capire quali sono i paesi di destinazione migliori, sia per quanto riguarda il marchio italiano in sé, sia per quanto concerne il settore nel quale si opera. Inoltre, è bene prendere sempre tutte le precauzioni del caso, ad esempio informandosi sul conto di altre aziende attraverso portali online come iCRIBIS, specializzati proprio in questo tipo di operazioni: in tal modo si potrà valutare anzitempo l’affidabilità finanziaria di un cliente o di un eventuale partner commerciale. In secondo luogo, bisogna studiare con molta attenzione il territorio scelto, cercando di capire chi sono i competitor locali e quali sono le potenziali nicchie di pubblico. È una strategia che serve anche per diversificare il prodotto, dato che i gusti di quel target potrebbero essere diversi da quelli dei clienti italiani.

Ci sono poi diversi dettagli ai quali prestare attenzione, partendo dalla propria brand identity fino ad arrivare allo studio, all’aggiornamento e alla formazione dello staff (senza dimenticare quella personale). Infine, un imprenditore che investe all’estero deve sempre osare e non mettersi dei limiti, perché la chiave è l’ambizione, a patto di operare in un contesto economicamente sostenibile per l’impresa, con un’oculata gestione del denaro. In tal senso, ci sono dei professionisti come gli esperti di finanza creativa, che possono dare un aiuto molto importante agli imprenditori che desiderano maggiori margini di manovra.