Casa dei papà, Coluzzi attacca: Latina Bugia Comune

Matteo Coluzzi

Riceviamo e pubblichiamo lo sfogo del consigliere comunale di Latina Matteo Coluzzi sulla mancata assegnazione delle tre unità abitative in favore dei padri separati, in condizioni di precarietà economica. Nonostante siano passati circa quattro mesi dal question time in cui l’assessore al Welfare Patrizia Ciccarelli, rispondendo ad un’interrogazione sull’argomento presentata dallo stesso Coluzzi, annunciava che l’assegnazione sarebbe avvenuta non appena si fosse provveduto agli allacci delle utenze, ad oggi il bando non sarebbe stato neanche riaperto.

“Todo cambia”, ma non si muove una foglia. Questa è la realtà dei fatti per quanto riguarda la maggioranza a Latina. Argomento in questione la “Casa dei Papà”, per la quale la Regione ha concesso per l’attuazione un finanziamento di euro 220.000,00; recepita dal comune con Deliberazione di C.C. n.569 del 8/11/2012 avente ad oggetto: “Immobili comunali di cui alla Deliberazione di Consiglio Comunale n.36/09-Individuazione della destinazione sociale”, sono state destinate tre unità immobiliari a struttura di accoglienza residenziale per padri separati.

Tale progetto dovrebbe prevedere l’affidamento dell’unità abitativa per un periodo di 12 mesi con possibilità di proroga ed attraverso tale strumento i padri separati, in condizioni di precarietà economica e con figli minori affidati all’ex moglie o compagna, possono usufruire dell’alloggio gratuitamente o con il pagamento di 200 euro mensili in base al reddito. Tuttavia l’assegnazione materiale di tali alloggi non è mai avvenuta, senza che nessuno si preoccupasse della situazione di difficoltà relativa ai destinatari della stessa.

In data 18 Gennaio 2017 è stata presentata dal sottoscritto una interrogazione discussa durante il Question Time del 2 Febbraio nel quale l’assessore Ciccarelli rispose che era tutto pronto, unico requisito mancante “gli allacci delle utenze”. Si, parliamo proprio di luce e gas. Ovviamente non ci si è sbilanciati sui tempi esatti, se non assicurando che “in breve tempo” si sarebbe risolto e questi genitori avrebbero avuto finalmente le chiavi degli alloggi che gli spettano come da graduatoria (Deliberazione n.27 del 1 Febbraio 2016).

Durante le successive “Commissioni Welfare”, alle sollecitazioni del sottoscritto, lo stesso Assessore informava che la competenza di questo ambito era passata ai servizi “Lavori Pubblici” in maniera tale da poter risolvere tale mancanza.

Dopo quasi 4 mesi nulla è cambiato. I genitori, con tutti i problemi che ne conseguono, sono ancora in attesa. Alcuni di loro dichiarano di incorrere nel rischio di perdere il diritto di vedere i propri figli dato che in alcuni casi essi non possiedono ad oggi fissa dimora. Delle chiavi nessuna notizia.

Durante lo stesso Question Time l’assessore nella sua risposta aggiunse che si sarebbe dovuto procedere alla riapertura del bando per l’assegnazione del posto ancora disponibile o degli altri posti qualora gli aventi diritto dovessero rinunciare per una qualsiasi ragione. In attesa degli allacci si è intanto provveduto alla riapertura del bando? Non ci risulta.

Questa sarebbe la Giustizia Sociale di questa amministrazione? Questa sarebbe “la Città di tutti”? Questa sarebbe la loro “normalità”? Non sarebbe stato un atto dovuto informare gli interessati e la cittadinanza sulle eventuali criticità riscontrate motivando il ritardo? Si continua a pensare alle ripicche ideologiche, invece di adoperarsi nell’interesse della cittadinanza per la risoluzione dei problemi concreti che ci circondano. Un impegno verso coloro che prima di tutti dovrebbero essere rispettati ed aiutati, attraverso processi concreti di inclusione sociale come questo.

Ora che la questione è passata nelle mani dell’assessore Buttarelli quanti altri mesi dovranno aspettare questi genitori e queste famiglie? Basta chiacchiere e promesse, fino a quando non verrà risolta la questione sarà costante l’attenzione e l’impegno affinché, aldilà delle parole e degli impegni non mantenuti, questa amministrazione inizi seriamente a lavorare nell’interesse della cittadinanza a costo di dover presentare l’ennesima interrogazione inerente a questo vergognoso immobilismo.

 

                                                                                                                Matteo Coluzzi

                                                                                                           Consigliere Comunale