Da oltre sei mesi Antonello Lovato, datore di lavoro del bracciante agricolo Satnam Singh, è detenuto in carcere. Secondo quanto riportato dall’edizione odierna di LatinaOggi, arrestato lo scorso 2 luglio, Lovato era stato inizialmente trasferito nella casa circondariale di Latina, per poi essere spostato a Frosinone per motivi di sicurezza. Qui è costantemente sorvegliato per prevenire eventuali ritorsioni.
Secondo le accuse, Lovato avrebbe abbandonato il lavoratore agonizzante dopo l’amputazione di un braccio, rifiutandosi di chiamare i soccorsi. Il mancato intervento tempestivo sarebbe stato determinante per la morte del bracciante, avvenuta per shock emorragico.
La Procura contesta a Lovato il reato di omicidio volontario con dolo eventuale, sottolineando la responsabilità del datore di lavoro sia per le condizioni di sicurezza del macchinario coinvolto sia per l’omissione di soccorso.
La difesa, rappresentata dagli avvocati Mario Antinucci, Stefano Perotti e Valerio Righi, sta ora valutando l’opzione di riti alternativi in vista del processo, la cui data è attesa a breve. Nel corso delle indagini preliminari sono stati ascoltati testimoni chiave, tra cui la compagna di Satnam Singh, che si trova attualmente in una località protetta.