Caso Sep, il Comune di Priverno preannuncia costituzione di parte civile

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Il Comune di Priverno ha preannunciato la costituzione di parte civile in un eventuale processo a carico dei vertici della Sep di Pontinia e di altri 24 indagati per traffico illecito di rifiuti. Ad annunciarlo è stato il sindaco di Priverno, Anna Maria Bilancia.

“Abbiamo fiducia nel lavoro delle forze dell’ordine e della magistratura – ha detto il primo cittadino – di cui attenderemo gli ulteriori esiti, ma annunciamo fin d’ora la nostra richiesta di costituirci parte civile nell’eventualità di rinvii a giudizio”.

“Fin dal 2016 – ha spiegato – insieme alla maggioranza, non siamo stati a guardare come qualcuno vorrebbe far credere, ma ci siamo confrontati con i comitati, in particolare con Il Fontanile e Mazzocchio e assieme agli altri Comuni abbiamo partecipato a riunioni presso il Comune di Pontinia e in Prefettura, abbiamo sottoscritto documenti e sollecitato gli organi competenti a intervenire. La distanza dalla SEP e la linea di dissenso che il Comune di Priverno ha sempre tenuto nei confronti dei suoi metodi industriali sono dimostrate dal non aver assolutamente voluto, all’attivazione della raccolta differenziata porta a porta nel 2018, conferire l’organico presso  di essa, nonostante le richieste del gestore della raccolta che  considerava invece vantaggioso conferire a un impianto vicinissimo alle attività”.

Il primo cittadino ricorda invece i passaggi che hanno contribuito al risultato della Dda di Roma: “In questi anni, qualcosa è stato fatto: all’ispezione chiesta dalla Regione Lazio all’Arpa, nel 2015, seguì quella della polizia provinciale nel 2017; queste portarono i carabinieri forestali a porre sotto sequestro l’impianto nell’ottobre dello stesso anno, che da allora è guidato da un amministratore giudiziario. Nonostante ciò, la situazione non era cambiata, come hanno dimostrano gli esiti delle indagini di questi giorni. I miasmi sono ancora nell’aria, la Sep continua il suo ciclo di produzione pur se sotto un’amministrazione controllata, i cittadini hanno perso la speranza di vedere risolto questo grave problema e il grande  lavoro di valorizzazione territoriale che i nostri Comuni portano avanti rischia di essere vanificato per le condizioni di degrado ambientale prodotte dalla Sep”.

In comune accordo con le amministrazioni comunali di Pontinia, Roccasecca dei Volsci, Sonnino e Maenza è stata condivisa con la Direzione delle politiche ambientali e ciclo dei rifiuti della Regione Lazio l’urgenza di  un monitoraggio straordinario per la verifica di eventuali contaminazioni dell’aria, delle acque e del suolo, specialmente di quelli prossimi allo stabilimento della SEP e ai terreni sequestrati, al fine di acquisire elementi  che, se ne ricorressero le condizioni, potrebbero indurci ad adire le vie legali per un’eventuale richiesta di risarcimento danni.