Il caso Sperlonga attenzionato dalla Prefettura. L’opposizione: rimaniamo in attesa di interventi decisi

Il Comune di Sperlonga

“L’attenzione della Prefettura è di certo un segnale positivo, ma rimaniamo in attesa di interventi decisi per porre fine all’incubo nel quale è precipitata Sperlonga”. Così il gruppo consiliare di opposizione all’indomani dell’incontro tenuto ieri con il vice prefetto vicario Luigi Scipioni sul caso Sperlonga: un sindaco agli arresti per corruzione, sotto processo Tiberio, indagato insieme al vice sindaco facente funzioni anche per l’hotel Ganimede.

“Il vicario del Prefetto ci ha confermato l’attenzione che la Prefettura sta dedicando al Comune di Sperlonga alla luce della situazione delicata e complessa che l’amministrazione sta vivendo negli ultimi mesi. Da parte nostra abbiamo ribadito la necessità di garantire una presenza forte delle istituzioni e impedire che l’attuale crisi amministrativa continui a ripercuotersi sull’intera comunità”, relaziona il consigliere Marco Toscano.

Nel corso dell’incontro, durato circa un’ora, i consiglieri comunali hanno consegnato al dottor Scipioni un documento e un corposo dossier. Sono stati diversi gli argomenti trattati, molti dei quali già noti alla Prefettura e più volte già oggetto di denuncia in Consiglio comunale.

“L’aspetto che abbiamo voluto segnalare – affermano i consiglieri del gruppo Sabaudia Cambia -è quello dell’incompatibilità del sindaco e del suo vice. Come può una giunta essere imparziale nella gestione amministrativa del paese avendo un sindaco agli arresti per corruzione? Prevale l’interesse privato del singolo o l’interesse generale della comunità? Le stesse domande si pongono per il vice Faiola, visto il sequestro giudiziario dell’albergo di cui è comproprietario proprio con il primo cittadino Cusani”.

La prossima udienza del processo Tiberio è fissata per il 20 settembre. “La comunità di Sperlonga non può avere come proprio orizzonte la prossima tappa del processo a carico di Cusani – spiega Toscano -. L’amministrazione comunale non può vivere con il fiato sospeso in attesa del prossimo sequestro di un cantiere edile. La prefettura non può farsi certo carico della mancanza di senso di responsabilità e di rispetto delle istituzioni della maggioranza fedele a Cusani. Le dimissioni sono un atto doveroso che invochiamo da mesi per porre fine ad una situazione che imbarazza la nostra comunità e ci dipinge come un’anomalia politica”.

“Il nostro – conclude l’opposizione – è un appello al mondo delle istituzioni per lanciare un segnale di legalità e di fiducia nello Stato. L’attenzione della Prefettura è di certo un segnale positivo, ma rimaniamo in attesa di interventi decisi per porre fine all’incubo nel quale è precipitata Sperlonga”.