Nell’ordinanza del gip si evice che tutto ciò che accadeva nelle gare d’appalto di Abc Latina era un vero e proprio sistema. La bufera giudiziaria che ha colpito i vertici dell’azienda speciale del capoluogo e che ha portato alle misure interdittive per tre funzionari di Abc e quattro imprenditori, ha portato alla luce le modalità con cui l’ex direttore Silvio Ascoli, la responsabile dell’area gare Paola Del Mastro e il responsabile del settore officine StefanonBerna pilotava gli appalti.
L’ordinanza

Favori, conti da 800 euro in un noto ristorante di Terracina, profumi e tanto altro in cambio di agevolazioni verso gli imprenditori per facilitare l’acquisizione delle gare d’appalto. E’ ciò che hanno scoperto i carabinieri del Nucleo Investigativo di Latina, attraverso mesi di intercettazioni, appostamenti e pedinamenti, ricostruendo i fatti accaduti tra febbraio del 2021 e marzo del 2022. Gli investigatori hanno messo nel mirino il servizio porta a porta e alcuni affidamenti per il trattamento con il diserbo di alcune aree verdi della città.
Altri sei indagati
Nelle carte dell’ordinanza viene evidenziata su come l’attività illecita era volta a deviare sistematicamente l’azione di un ente pubblico dai fini istituzionali. Tutte azioni frutto di accordi collusivi di persone in accordo tra loro, che fin dai primi momenti hanno mostrato dimestichezza e esperienza nel loro modus operandi. Sono in tutto 12 i capi di imputazione contestati nei confronti dei presunti responsabili. Oltre ai sette raggiunti da misura interdittiva, sono indagate altre sei persone.









