Era abilitata a fare tatuaggi ma no trattamenti relativi alla medicina estetica. Emergono nuovi dettagli nella vicenda del centro estetico sequestrato a Latina dai carabinieri del Nas. Come riportato dall’edizione odierna del Messaggero, la donna titolare della struttura sarebbe una tatuatrice e che quello che a tutti gli effetti era un centro di medicina estetica in realtà sulla carta era uno studio per tatuaggi.
Ignara di tutto la tatuatrice effettuava valutazione cliniche, diagnosi e iniezioni di botox sulle varie pazienti che si rivolgevano a lei, forse inconsapevole dei rischi enormi a cui poteva andare incontro.
Ovviamente i prezzi erano nettamente inferiori a quelli di un vero chirurgo estetico, e proprio per questo in tanti si erano rivolti a lei, soprattutto grazie ad un’efficiente campagna pubblicitaria sui social.