“Certificato pazzo”, Tania Pannone e Silvana Centra tornano a casa

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Tornano a casa Tania Pannone e Silvana Centra, arrestate durante l’operazione Certificato pazzo a Formia. Il tribunale del Riesame ha appena concesso loro gli arresti domiciliari. 

Sono stati discussi questa mattina i ricorsi presentati al tribunale del Riesame di Roma dagli arrestati dell’operazione “Certificato pazzo”. L’indagine del Nas di Latina aveva portato alla luce una compravendita di certificati medici necessari ad ottenere pensioni di invalidità e altri benefici.

Al centro del giro, “ben oliato”, secondo il procuratore aggiunto Lasperanza, lo psichiatra Antonio Quadrino. Il primo ad aver presentato ricorso e l’unico, alla fine, ad aver rinunciato. Il suo avvocato, Oreste Palmieri, non ha infatti discusso questa mattina.

Hanno spiegato le ragioni di una richiesta di scarcerazione, invece, tutti gli altri avvocati. L’unico che non aveva presentato ricorso è stato il difensore Maurizio Forte per Massimiliano Del Vecchio.

In serata i giudici del tribunale della Libertà hanno concesso gli arresti domiciliari a Tania Pannone (difesa dagli avvocati Giuseppe Lauretti e Mattia Di Mattia), che avrebbe formulato istanza al medico per ottenere il certificato nell’interesse di Massimiliano Del Vecchio e per Silvana Centra (difesa dall’avvocato Gianni Lauretti), un altro indagato che avrebbe agito da intermediario. La decisione del Riesame potrebbe arrivare in serata anche per altri arrestati.