Chiusura discarica Montello, Consiglio unanime. Dieci appunti per Coletta

Oggi ad assistere al Consiglio comunale gruppo di cittadini di Borgo Montello

Chiusura totale della delibera di Borgo Montello: il Consiglio comunale di Latina ha votato all’unanimità dopo una giornata di dibattito.

L’ordine del giorno proposto dal sindaco Damiano Coletta, in vista della conferenza dei servizi decisoria relativa alla richiesta di Ecoambiente di poter abbancare ulteriori 38mila metri cubi di rifiuti, è stato integrato di ben 10 punti condivisi in conferenza capigruppo riunitasi nel corso di una sospensione dell’assise.

In mattinata il contributo offerto dal presidente della Provincia di Latina, dai consiglieri regionali, dai parlamentari pontini e dai comitati civici (leggi qui). Poi nel pomeriggio il dibattito tra i consiglieri comunali focalizzato sui diversi aspetti che riguardano la discarica di via Monfalcone e la sua storia, fatta di sversamenti inquinanti, morti sospette, autorizzazioni, sequestri… Divisivo il capitolo dedicato al fallimento della Latina Ambiente che ha comportato la messa all’asta delle quote societarie detenute nella Ecoambiente, poi acquistate dalla società Systema Ambiente del gruppo Cerroni, lasciando nelle mani esclusive del privato il futuro della discarica, considerata un investimento visti i progetti di ampliamento in istruttoria presso la Regione Lazio. Ad ogni buon conto il buonsenso delle forze politiche presenti in Consiglio comunale ha momentaneamente archiviato lo scontro e consentire che si approvasse all’unanimità il deliberato “confezionato” nel corso della seduta al fine di ostacolare qualsiasi ipotesi di riapertura.

La proposta iniziale del sindaco Coletta era di votare la chiusura totale della discarica di Borgo Montello sulla base del livello di inquinamento del sito e l’alto rischio di insalubrità che si potrà arrecare al territorio e alla qualità della vita della cittadinanza. Nel corso della mattinata è stato suggerito, trasversalmente, dagli “ospiti” intervenuti di motivare meglio la volontà politica. E’ stato suggerito al sindaco di emettere un’ordinanza di chiusura del sito per questioni di pubblica sicurezza, di igiene urbana.

In chiusura di seduta e prima della votazione il sindaco ha comunicato che un’eventuale ordinanza sarà emessa, se necessaria, all’esito della conferenza dei servizi decisoria relativa alla richiesta di Ecoambiente e che dopodomani andrà in Regione con atti e documenti, vale a dire i pareri negativi già espressi da Arpa, Asl e Provincia, con una sua relazione volta a precisare ulteriormente che il sito, essendo inquinato, non potrà contenere ulteriori rifiuti ma che dovrà essere necessariamente bonificato. E ovviamente con la delibera di Consiglio comunale votata da lì a poco, contenente i punti integrativi proposti da tutti i gruppi consiliari in forma condivisa.

Con il deliberato approvato all’unanimità il Consiglio comunale ha invitato il sindaco a: 1) a valutare l’opportunità di esprimere parere contrario sanitario ai sensi degli art. 216 e 217 Regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265, Testo unico delle leggi sanitarie per le motivazioni sopra riportate (inquinamento del sito) a tutela della salute pubblica, al recupero della volumetria della discarica di Borgo Montello gestita dalla società Ecoambiente; 2) a  richiedere l’aggiornamento dello studio epidemiologico Eras Lazio fermo alla pubblicazione del 2013; 3) a richiedere la revisione delle procedure autorizzative parte integrante dell’Aia per le difformità accertate nella Relazione Parlamentare sulle attività illecite commesse al ciclo dei rifiuti doc.XXIII n.32/2017 e come riscontrato negli atti della Conferenza dei Servizi indetta da Comune di Latina il 12 dicembre 2019; 4) a impegnare la Regione Lazio alla gestione post mortem della discarica; 5) ad attivarsi presso la Regione Lazio affinché verifichi la validità delle fideiussioni delle società titolari delle Aia; 6) ad attivarsi presso la Regione Lazio per riaprire la procedura regionale per l’individuazione dei fusti industriali negli invasi S1, S2, S3 come indicato anche nella Relazione Parlamentare sulle attività illecite commesse al ciclo dei rifiuti doc.XXIII n.32/2017; 7) ad attivarsi presso la Regione Lazio per dare seguito a quanto approvato dal piano rifiuti provinciale nel 2018 rispetto all’individuazione dei siti per impianti di trattamento e smaltimento rifiuti; 8) ad attivarsi presso la Regione Lazio di dare seguito alla DCC 11/2018 avente per oggetto “Ristoro
residenti presso discariche regionali”; 9) ad attivarsi presso la Regione Lazio per inserire l’area di Borgo Montello e Borgo Bainsizza nel piano green della Regione Lazio “Piano Ossigeno”; 10) ad attivarsi presso la Regione Lazio per avviare immediatamente le procedure previste art.12 c.1 lett. c) del Decreto Legislativo 13 gennaio 2003, n. 36 “Attuazione della direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti” che prevede la chiusura di autorità della discarica e di richiedere pertanto alla Regione Lazio la chiusura totale del sito discarica di Borgo Montello.

“Sono soddisfatto – ha dichiarato il primo cittadino al termine del Consiglio -, l’obiettivo per il quale ci eravamo riuniti oggi era quello di creare un fronte compatto che coinvolgesse tutti, indipendentemente dagli orientamenti politici, e mi sembra che ci siamo riusciti. È nostro dovere dire no alla riapertura della discarica, sia per motivi di salute e di sicurezza dei cittadini, sia perché Borgo Montello e Latina hanno già pagato un prezzo troppo alto in passato”.

Tra le dichiarazioni finali quella del consigliere Alessandro Calvi che ha detto di non sottovalutare la conferenza dei servizi del 5 febbraio: “questa storia potrebbe non finire dopodomani, cerchiamo tutti di non abbassare la guardia”.

Le foto della lunga giornata di Consiglio comunale