Cimitero di Latina, attesa per la sentenza Tar

LATINA – Ieri 16 febbraio, si è riunita la Commissione del Governo territoriale del Comune di Latina per discutere del nuovo regolamento di Polizia cimiteriale, che avrebbe approvato la proposta da sottoporre al Consiglio.

Antonio Bottoni, rappresentante di CoDiCi “Centro per i Diritti dei Cittadini “, non è però soddisfatto per gli esiti raggiunti, e ciò per diversi motivi. Li vediamo elencati in un comunica stampa.

1) Il 10 marzo prossimo, quindi tra pochi giorni, si avrà la sentenza del TAR sulla irretroattività degli effetti del regolamento del 2008, che come Codici insieme ad altre Associazioni ed al Partito Comunista, stiamo contrastando con tutti gli strumenti di legge. Codici si chiede il perché di tanta fretta di far approvare ora il regolamento, se non sappiamo ciò che stabilirà il TAR tra circa 20 giorni.

2) Nella bozza del nuovo regolamento si legge, nella parte ricognitiva della durata, che le sepolture durano 30 anni a partire dal 1939, se sono quelle di cui all’art. 26 del Regolamento del Podestà, che regolava solo quelle temporanee. Ci si chiede: se quelle temporanee sono già state estumulate da molto tempo, quindi non ve ne dovrebbero essere più, come si potrebbe stabilire ora se vi siano ancora sepolture temporanee e, invece, non siano tutte perpetue, come indicate dall’art. 28?

3) Se un cittadino non è in possesso del contratto per dimostrare che la concessione che lo riguarda era, per esempio, perpetua, perché il contratto lo deve avere il cittadino e non la pubblica amministrazione, come sembrerebbe sia stato risposto a più di qualcuno?

4) Il DPR 803/1975 ha eliminato la perpetuità, disponendo che le concessioni non possano durare più di 99 anni, perché il comune di Latina, con il nuovo regolamento, prevede che quelle concessioni durino 30 anni e non 99, quindi a tutto danno dei cittadini?

5) In base allo stesso DPR Codici si chiede perché la durata delle sepolture dal 1976 e fino a novembre 1991 (quando è stato approvato il primo regolamento cimiteriale dopo quello del Podestà) dovrebbe essere di 30 anni, e non di 99 anni, come consentiva quella legge?

5) Ipogeo, nei 30 anni della sua gestione del cimitero (11/05/2009-10/05/2039) dovrebbe costruire 16.734 sepolture permanenti. Se gli venisse consentito di estumulare più o meno tutte le salme tumulate dal 1939 in poi, che senso avrebbe continuare nella gestione privata, visto che non ci sarebbe più la necessità di costruire altre sepolture permanenti?, quindi che senso avrebbe continuare con il progetto di finanza?

6) Infine, a seguito di tutte queste modifiche, migliorerebbe e come a vantaggio di Ipogeo il quadro economico finanziario allegato al progetto di finanza?

Questo quanto emerso dalle dichiarazioni rilasciate dal rappresentante.

CoDiCi, vuole auspicare che i Consiglieri di opposizione abbiano votato contro e che tutti i Consiglieri comunali, di maggioranza di opposizione, vogliano respingere questo regolamento, quando sarà portato in Consiglio comunale.

Antonio Bottoni, in conclusione invita tutti i cittadini ad essere attenti e vigili su ciò che accadrà.

“CoDiCi sta già combattendo una enorme battaglia per cercare di tutelare i diritti dei titolari di concessioni cimiteriali. Non vorremmo che se ne dovessero intraprendere altre, molto più numerose e ben più impegnative di quelle attuali. Sotto questo profilo, CoDiCi non mancherà di prestare la massima attenzione per la tutela sia dei diritti dei cittadini che della legalità. Se ne facciano una ragione tutti.”