L’associazione Codici torna sulla questione cimitero. Ipogeo Latina avrebbe infatti inviato una lettera ad un cittadino associato specificando che “come chiarito all’amministrazione comunale, nessuna attività di liberazione dei loculi scaduti è da considerarsi per la scrivente sospesa”.
Il Comune qualche settimana fa aveva invitato la società a sospendere qualsiasi azione, fino a quando non fosse stato riequilibrato il rapporto convenzionale. A quanto pare l’invito non è stato accolto.
“Finalmente – ha detto il responsabile provinciale Antonio Bottoni – sappiamo ufficialmente che Ipogeo Latina srl non non ha ascoltato le suppliche del Comune di Latina di interrompere le azioni nei confronti dei concessionari delle sepolture”.
“Dal Comune di Latina – continua Bottoni – non risulta essere stata data alcuna notizia in merito alla risposta di Ipogeo alla sua richiesta di interrompere le azioni, né è dato sapere quando abbia conosciuto le intenzioni di Ipogeo e se esse gli siano state rese note formalmente oppure no.
Come Associazione di tutela dei consumatori, siamo a dir poco stupefatti da tutto ciò. In sostanza, l’Ente che per primo doveva tutelare i diritti dei cittadini, sembra non sapere cosa fare”.
“Ipogeo – aggiunge Codici – continua a ritenere scadute sepolture avvenute quando la legge o il regolamento comunale prevedevano ben altra durata rispetto ai 30 anni che oggi la società pretenderebbe di far valere retroattivamente.
Codici attende fiduciosa di conoscere a breve quali iniziative voglia intraprendere il Sindaco di Latina per far rispettare ciò che Lbc, in campagna elettorale scrisse 4 anni fa, a proposito di quella che, nel titolo del capitolo, veniva definita Emergenza cimitero.