Cisterna, ispezione dentro l’ex Goodyear. Della Penna: la rivogliamo indietro

La vicenda Meccano Aeronautica e l’utilizzo dell’area ex Goodyear potrebbe prendere, da oggi, una piega diversa. Il sindaco di Cisterna Eleonora Della Penna ha firmato, lo scorso 21 dicembre, una nota inviata ad Arpa Lazio, agli uffici ambiente di Comune e Provincia, a polizia provinciale e vigili urbani, in cui ha chiesto una relazione dettagliata sulla situazione del sito. Sul piano della bonifica ambientale, ovviamente. A quella lettera è seguito un sopralluogo che si è tenuto proprio questa mattina e che ha portato le squadre di Comune e Provincia oltre che dell’Agenzia regionale per l’ambiente, sul sito di via Nettuno. Due i fronti su cui si stanno muovendo i tecnici chiamati a redigere la relazione da inviare al sindaco. Il primo riguarda un fazzoletto di terra, praticamente attaccato al sito industriale dismesso ormai di proprietà della Meccano, e della cui bonifica si sta occupando a sue spese proprio la Goodyear Italiana che ha finanziato la sistemazione di due distinti terreni su cui un tempo insistevano alcune aree di stoccaggio. Su questo fronte, almeno stando ad indiscrezioni, non dovrebbero essere stati riscontrati problemi e la bonifica dovrebbe proseguire in maniera spedita. Il nodo da sciogliere è invece l’area Meccano, oltre 45 ettari, finita nelle mani dell’imprenditore Alberto Veneruso – e dirottata ad una società con sede all’estero -, che doveva servire a rioccupare i lavoratori della ex Goodyear. Questi dipendenti, come la storia ci racconta, sono finiti in parte alla Avio Interiors mentre del sito ormai Meccano si possono vedere solo cumuli di macerie e un’area abbandonata.

IL SOPRALLUOGO I tecnici, al loro arrivo, accompagnati da vigili e agenti della polizia provinciale, avrebbero trovato una montagna di calcinacci che si trova su un’area piuttosto estesa dove un tempo insistevano i vecchi capannoni. Calcinacci che riempiono anche alcuni spazi che si trovano praticamente seminterrati e su cui, ovviamente, qualcuno dovrà fare luce. Come noto, infatti, l’area è stata oggetto di bonifica con fondi pubblici e c’è la necessità di capire se questo materiale rinvenuto oggi si trovi sull’area regolarmente o se qualcuno avrebbe dovuto provvedere al suo smaltimento. Inoltre nei vecchi uffici della Goodyear-Meccano, l’unico immobile rimasto in piedi e abbandonato da anni, hanno trovato riparo alcune pecore di un gregge che pascola, probabilmente in maniera tutt’altro che regolare, su quell’appezzamento di terreno dove un tempo c’era il verde prato antistante la sede della multinazionale americana che ha lasciato Cisterna ormai sedici anni fa.
IL SINDACO Della Penna in un post su Facebook ha voluto insistere con la “necessità di fare chiarezza su un pezzo di storia di Cisterna”, il sindaco non ha mai nascosto la volontà di capire se sia possibile, visto il mancato utilizzo per la reindustrializzazione, se sia possibile restituire quell’area alla città per creare, così come prevede il suo programma di governo, anche uno spazio a disposizione di piccoli imprenditori ed artigiani. C’è poi l’aspetto ambientale legato all’esigenza di garantire uno spazio che sia in regola sul piano della sicurezza e quello più etico: Cisterna ha pagato, anche con diversi morti, la presenza di quel sito industriale. Oggi la necessità di chiarezza è quanto mai impellente e il fatto che questa vicenda squarci la storia della città e quella di quattro amministrazioni è significativo. Anche perché quel terreno, di proprietà del Comune, è stato concesso ad un imprenditore al costo di un euro e alla concessione, assai più corposa, di gestire milioni di euro della bonifica. Ai tecnici spetterà dire se è stato fatto tutto in regola: meglio tardi che mai.