Un immobile confiscato alla criminalità organizzata a Cisterna di Latina è stato trasformato in una casa per quattro giovani con disabilità, grazie a un progetto finanziato dai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), nell’ambito dell’investimento 1.2 M5C2. La struttura, situata in via Pitagora, è stata ristrutturata e destinata a finalità sociali, diventando un simbolo concreto di inclusione e di utilizzo virtuoso dei beni confiscati.
Il progetto, avviato dal Comune di Cisterna di Latina in collaborazione con i Comuni associati e l’ASL del Distretto Latina1, si inserisce in un ampio sistema di interventi socio-sanitari integrati, con l’obiettivo di garantire alle persone con disabilità percorsi di autonomia e coabitazione protetta. L’iniziativa è stata al centro del convegno “Finalmente a casa! Percorsi di coabitazione e Autonomia”, che si è svolto ieri nell’Aula consiliare di Cisterna.
Numerosi i partecipanti all’evento, tra cui rappresentanti del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, esperti accademici, psicologi, assistenti sociali, associazioni del terzo settore e una classe del locale Liceo delle Scienze Umane, coinvolta in un percorso di alternanza scuola-lavoro dedicato al settore della disabilità. Durante il convegno sono stati evidenziati i risultati del progetto, che rappresenta un esempio innovativo di welfare inclusivo e partecipativo.
L’Assessora ai Servizi Sociali, Stefania Krilic, ha sottolineato l’importanza di una strategia sinergica tra settori diversi, come i lavori pubblici, i servizi sociali e il patrimonio comunale, per realizzare interventi complessi come questo. Ha inoltre espresso soddisfazione per il successo del progetto, frutto dell’impegno congiunto dell’amministrazione comunale e dei partner coinvolti.
La partecipazione entusiasta dei giovani beneficiari e dei loro familiari è stata la testimonianza più concreta del valore di questa iniziativa, che non solo offre una casa sicura e accogliente, ma contribuisce anche a migliorare la qualità della vita e a promuovere l’autodeterminazione delle persone con disabilità.