Coletta su Repubblica: “Regia occulta” dietro facinorosi in piazza. L’opposizione insorge

Il sindaco di Latina, Damiano Coletta, intervistato sul quotidiano La Repubblica da Clemente Pistilli, dopo la manifestazione dei commercianti ha parlato di una “politica becera che sta cercando di infiltrarsi tra la disperazione della gente”.

Ultrà ed estremisti “neri”, lo avevamo spiegato, hanno sporcato una manifestazione lecita, perché il nuovo Dpcm ha colpito alcuni settori pesantemente. E’ stato, dopo qualche giorno, firmato il decreto Ristori per cui in molti riceveranno somme di denaro per compensare le perdite dovute alle chiusure forzate.

Saluti romani, fumogeni, atmosfera tesa e quegli insulti al primo cittadino e addirittura alla madre morta quasi 30 anni fa, non avremmo mai voluti vederli e sentirli in piazza a Latina, come in nessun altro posto.

L’intervista non è piaciuta, però, a Giovanna Miele, consigliera comunale ed esponente di Laboratorio Identità Futuro che ha dichiarato: “Ho letto con sorpresa e devo dire delusione, le dichiarazioni rilasciate dal sindaco Damiano Coletta al quotidiano Repubblica.it. Una ricostruzione, la sua, della manifestazione di piazza di lunedì scorso a Latina che è completamente fuori dalla realtà. Una piazza di ultras e estremisti? Ma quando mai! In piazza del Popolo, lunedì, c’erano migliaia di lavoratori, di persone colpite dalle limitazioni imposte dal Dpcm del Governo, imprenditori della ristorazione ma soprattutto camerieri, baristi e bariste, personal trainer, rappresentanti del modo della cultura. C’erano persone che già oggi fanno fatica a mettere insieme il pranzo con la cena e altre che questo rischio, con un nuovo lockdown, lo vedono imminente. A loro va la mia vicinanza e solidarietà e soprattutto il ringraziamento per l’esempio che danno: non mollano e si battono per difendere la loro dignità. C’è una tensione sociale a Latina come in altre parti d’Italia che merita ascolto, attenzione, non certo la condanna che muove il sindaco Coletta.

Le violenze verbali all’indirizzo del Sindaco sono state l’unica nota stonata e, lo ribadisco, vanno condannate senza se e senza ma. Ciò non toglie che quell’episodio non può essere strumentalizzato da Coletta per elemosinare un titolo sull’edizione locale di un giornale nazionale. Con la sua intervista dipinge uno scenario che non esiste, crea un clima di tensione di cui davvero non si sente la necessità.

Coletta non può parlare di ‘regia occulta’ senza dire a cosa si riferisce. Faccia i nomi, dica di chi sarebbe la regia occulta. Abbia il coraggio di farlo, senza sparare nel mucchio solo per aizzare la sua claque. Sapete perché non lo fa? Perché non esiste alcuna regia occulta”.

Gli fa eco Di Cocco: “Noi condanniamo le intemperanze e le violenze. Ma questo non deve oscurare le sacrosante ragioni della nostra battaglia e insabbiare le negligenze di chi doveva fare e non ha fatto. Per queste ragioni quanto dichiarato dal sindaco Coletta a La Repubblica è inaccettabile”.

Subito dopo la manifestazione i commercianti si erano dissociati dai comportamenti di alcuni che avevano, tra l’altro, messo in secondo piano i buoni propositi della protesta”.