Commissione Welfare, Di Russo presidente. Verso la gestione associata

Emanuele Di Russo

Emanuele Di Russo è il nuovo presidente della commissione Welfare del Comune di Latina. E’ stato eletto venerdì scorso dai commissari e subentra a Luisa Mobili che si era dimessa nelle scorse settimane.

La commissione, in base al nuovo riassetto scaturito dai cambi all’interno dei preesistenti gruppi consiliari e alla formazione del gruppo misto, risulta così composta: Di Russo, nuovo presidente, Chiara Grenga, confermata alla vice presidente, Mobili tra gli altri commissari di maggioranza insieme al capogruppo di Lbc Dario Bellini, Francesco Giri e Laura Perazzotti; Giovanna Miele, Andrea Marchiella, Matilde Celentano, Matteo Coluzzi e Olivier Tassi delle minoranze.

Le dimissioni di Mobili, da parte di Latina Bene Comune, sono giustificate nell’ottica di un normale turnover tra consiglieri. Mobili, fa sapere il gruppo di Lbc continuerà a lavorare per l’amministrazione in qualità di referente per la Rete Città Sane.

“Si è trattato di un passaggio condiviso – commenta la vice presidente Grenga, confermata nel suo ruolo – ed elaborato all’interno della squadra che ha lavorato sempre unita per gli obiettivi”.

“Ci tengo a ringraziare la consigliera Mobili – aggiunge il neo presidente Di Russo – per tutto il lavoro svolto: mi lascia una bella eredità da cui ripartire per portare avanti tutti i progetti già avviati, nel segno della continuità. In particolare i grandi impegni per l’integrazione sociosanitaria e per la costituzione del consorzio di gestione del distretto, di cui saranno spiegati i dettagli durante la presentazione della casa domotica di Sabaudia, dove si affronteranno anche il tema del welfare territoriale e la presentazione del nuovo piano regionale sociale”.

Nei prossimi mesi la commissione, fa sapere il gruppo di maggioranza, sarà al lavoro sui temi della gestione associata e della programmazione condivisa legata alla conoscenza: sarà presentato nei prossimi giorni lo studio di fattibilità commissionato ad un soggetto esterno e che è stato preceduto da uno studio sul territorio per la rilevazione del fabbisogno emergente, rapportato all’organizzazione dell’attuale sistema dei servizi. “Questo per permettere, sulla base di questa conoscenza, la programmazione territoriale dei servizi e la scelta del sistema di gestione associata più adeguato a questo territorio”, concludono i consiglieri di maggioranza.