Compost a Terracina, Pernarella: no maxi impianto a Morelle

Gaia Pernarella contraria ad un maxi impianto di compostaggio a Terracina a servizio di più Comuni e soprattutto contraria all’impiantistica pubblica di grandi dimensioni.

“Avere un’idea chiara del futuro del centro di raccolta di Morelle è fondamentale per la città, il suo sviluppo e la sicurezza di tutti i terracinesi”. Così la consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Lazio e componente della Commissione regionale che si occupa di rifiuti.

L’argomento Morelle è di attualità ed è al centro di un convegno / appuntamento con la cittadinanza organizzato dal meetup Terracina 5 Stelle domenica 27 ottobre, alle 17, presso la sala convegni dell’hotel Palace, a cui la consigliera regionale prenderà parte.

“Lo andiamo ripetendo da anni – osserva Pernarella -: si sbaglia di grosso se si pensa che in assenza di pianificazione della gestione dei rifiuti su base regionale, gli impianti a biometano, biogas e biomasse siano la panacea al problema. Non sarà un impianto pubblico a cambiare la situazione, soprattutto in una provincia dove quelli privati di ugual genere sono presenti a decine e in numero superiore alle esigenze dei trentatré comuni che la compongono, tanto è vero che possiamo parlare di un surplus di impiantistica che attira rifiuti fuori dall’Ato di riferimento.  Anzi, e paradossalmente – aggiunge Pernarella -, un impianto di questo tipo, le cui dimensioni davvero spaventano, ben presto si rivelerà un investimento di scarso futuro considerato che in un mercato libero come è l’attuale, i privati non potranno fare altro che abbassare i prezzi di conferimento e smaltimento, lasciando l’impianto pubblico, che non potrà fare altrettanto, desolatamente abbandonato.

L’ennesima speculazione su fondi pubblici – ribadisce la Consigliera regionale 5 stelle -, che viceversa potrebbero essere indirizzati verso un impianto di piccole dimensioni per il trattamento aerobico come è il compostaggio di prossimità per l’autosufficienza, affiancato a fabbriche di materiali, officine del riuso, mercatini dell’usato che genererebbero un’offerta di lavoro specializzato ed innovativo che già in Europa occupa centinaia di persone creando un indotto virtuoso e che offrirebbe un ulteriore servizio ai cittadini terracinesi che da anni chiedono una visione di comunità per il sito di Morelle. E non scelte di pochi, a maggior ragione quando queste nemmeno transitano per il Consiglio comunale ma solo attraverso una dichiarazione di interesse del Comune a un bando della Provincia di Latina”.