Conclave, nera la prima fumata: attesa da record in Piazza San Pietro

La difficoltà di un Conclave è risaputa: eleggere la nuova guida della Chiesa cattolica è un’impresa delicata, complessa, spesso sofferta. E l’impresa, oggi, è stata rimandata. I 133 cardinali elettori non sono riusciti a raggiungere il quorum di 89 voti necessari per eleggere il nuovo Papa: la fumata delle 21 è stata nera.

Un’attesa spasmodica, raccontata minuto per minuto, culminata dopo ben tre ore con il fumo che ha deluso le migliaia di fedeli radunati in Piazza San Pietro. Un’attesa-record, la più lunga mai registrata tra l’“Extra Omnes” e la prima fumata: segno di un conclave già segnato da forti divisioni interne e sensibilità molto distanti, complice anche l’ampia varietà di provenienze e visioni tra i cardinali.

Man mano che le ore passavano, cresceva la speranza — forse ingenua — di un’elezione-lampo. Ma la tradizione è rimasta intatta: mai nella storia moderna un Papa è stato eletto alla prima votazione serale. E anche stavolta, il fumo è stato nero.

Tutto rimandato quindi a domani, quando sono previste quattro votazioni: due al mattino e due nel pomeriggio. Il Papa arriverà, ma non subito. E intanto, questo Conclave si è già guadagnato un posto nei libri di storia, come uno dei più lenti a dare un primo segnale. Il prossimo Pontefice si fa attendere.