Corden Pharma, cassa integrazione: scongiurati 82 licenziamenti

Si è tenuto l’incontro con le OO.SS territoriali e l’azienda per chiudere l’iter procedurale inerente gli 82 esuberi e discutere sulle strategie future per mantenere l’attività produttiva nel sito di Sermoneta.

“La trattativa è stata serrata e si è conclusa con l’opportunità di scongiurare i licenziamenti con un accordo che prevede ulteriori sei mesi di cassa integrazione previsti dalla normativa – commenta Elisa Bandini Segretario Generale della Femca Cisl di Latina – questo ci ha consentito di guadagnare tempo in un percorso vertenziale complesso che ci vede impegnati da anni per difendere l’occupazione limitando al massimo i sacrifici economici delle maestranze per mantenere il costo del lavoro sostenibile ai fini della tenuta del piano concordatario; anche questa volta è stato necessario negoziare al tavolo degli elementi economici che in buona parte non sono stati aboliti bensi sospesi per un periodo.

L’auspicio è che al termine di questi mesi di cassa integrazione ci siano delle condizioni di progettualità tali da dare uno slancio positivo al futuro dell’impresa dal momento che Corden ad oggi dispone di un impianto in grado di confezionare un numero elevato di dosi vaccinali; sarà quindi fondamentale spendersi in tutte le sedi opportune a partire dal MISE, affinchè entrino progetti che possano incrementare il fatturato.

Aziende come questa, che hanno le capacità concrete di produrre e che sono nel contempo nella difficoltà di farlo per assenza di progetti importanti, devono essere aiutate a trovare le commesse, non solo per tutelare i livelli occupazionali attuali, ma anche per poter nuovamente rappresentare un’opportunità di posti di lavoro per il nostro territorio.

Il momento storico che stiamo attraversando può rappresentare una notevole opportunità in quanto se da un lato la pandemia ha incrementato la produzione dei vaccini per contrastare il covid-19, dall’altra si è aperta un’importante problematica, che interessa l’intero Paese, inerente l’approviggionamento da parte delle farmacie delle dosi di vaccino antinfluenzale.

Il ciclo produttivo dei vaccini è molto più complesso di altri farmaci pertanto si presta poco ad adattamenti rapidi ma è necessaria una pianificazione tempestiva che va fatta un anno per l’altro e lo step del confezionamento è cruciale altrimenti il rischio di restare in assenza di dosi è reale; dunque perchè non puntare su aziende come Corden che, per quanto ne sappiamo sarebbe in grado di confezionare i vaccini da subito? Esprimiamo soddisfazione per quanto concerne la posizione della Regione che si sta impegnando per verificare concretamente strumenti a sostegno dell’azienda.

Come parti sociali -conclude la Segretaria Generale- ci spenderemo in tutte le sedi opportune affinchè ci siano opportunità di progetti in tal senso perchè non ci possiamo permettere un’ennesima cattedrale nel deserto nel cuore di un territorio che rappresenta il secondo polo farmaceutico in Italia.”