Corden Pharma, scongiurato il licenziamento di 118 lavoratori

Scongiurato il licenziamento di 118 lavoratori della Corden Pharma di Sermoneta, grazie ad un accordo sottoscritto presso l’assessorato al Lavoro della Regione Lazio. In accordo con azienda e sindacati la Regione Lazio è riuscita a sottoscrivere un’intesa per prorogare la cassa integrazione straordinaria di ulteriori sei mesi.

“Un tempo durante il quale dovremo tutti, ognuno per la sua parte – aggiunge l’assessore regionale Claudio Di Berardino -, permettere un nuovo futuro al sito industriale. In particolare, aspettiamo di conoscere in dettaglio il nuovo piano aziendale, che auspichiamo contenga aspetti fondamentali quali la maggiore tutela possibile del personale già assunto e un’esperienza occupazionale rivolta ai giovani con un nuovo modello di produzione che punti su innovazione e sostenibilità”.

“Da parte nostra ribadiamo la disponibilità a sostenere l’attività produttiva nell’ambito delle misure agevolative previste dalla normativa regionale e nazionale, attivando, dopo le opportune verifiche, un supporto per la presentazione di un Contratto di Sviluppo previa condivisione con il Mise finalizzata ad un Accordo di Programma e che sancisca il mantenimento e l’implementazione dell’occupazione, vincolo per noi imprescindibile”, ha concluso l’assessore al Lavoro e nuovi diritti della Regione Lazio.

Soddisfazione per l’accordo è stata espressa dai consiglieri regionali Salvatore La Penna ed Enrico Forte del Pd: “Sono salvi 118 lavoratori che erano inizialmente in esubero ed è stata sottoscritta un’intesa per prorogare la cassa integrazione di ulteriori sei mesi – hanno dichiarato attraverso una nota congiunta -. L’accordo è stato siglato oggi dopo un lungo lavoro di confronto che abbiamo seguito da vicino ed attivamente fra Regione, azienda e sindacati. Desideriamo esprimere in tal senso un particolare ringraziamento per il lavoro svolto all’assessore regionale al Lavoro Claudio Di Berardino.  Nei prossimi mesi ognuno dovrà fare la sua parte per garantire un futuro a un sito industriale storico e di fondamentale importanza per il nostro territorio. Vi  è in tal senso la necessità di approfondire la conoscenza del nuovo piano aziendale e verificarne la credibilità sulla tutela  del personale già assunto e sulla capacità di lavorare ad un nuovo modello di produzione che punti sull’innovazione, che sia in armonia con un nuovo modello di sviluppo per il nostro territorio e garantisca una comprovata sostenibilità finanziaria ed ambientale”.