Coronavirus, Trano: “Impediremo alle mafie di arricchirsi con l’ermergenza in provincia di Latina”

Raffaele Trano

Raffaele Trano, deputato pontino e presidente della Commissione finanze alla Camera, ha parlato con il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho per rappresentargli la preoccupazione che le mafie in provincia di Latina possano arricchirsi con l’emergenza coronavirus.

“Seguo da tempo gli affari che da troppi anni le mafie fanno nella provincia di Latina. I clan cercano sempre più di investire nell’economia legale e in tal modo di mimetizzarsi. Come dimostrano i tanti sequestri e le successive confische di beni compiuti sul territorio, da Aprilia al sud pontino un simile business è imponente e l’emergenza coronavirus rischia di diventare l’ennesima occasione per saccheggiare le risorse pubbliche, danneggiare l’imprenditoria sana e inquinare nel profondo la stessa nostra società.

Soprattutto considerando che gli investigatori ritengono che in questo periodo ad essere maggiormente aggrediti saranno settori come il turismo e l’agricoltura, su cui si basa buona parte dell’economia locale. La situazione è ben nota alla stessa Direzione nazionale antimafia e oggi mi sono confrontato a lungo con il procuratore Federico Cafiero de Raho, con il quale ho parlato anche della necessità, da me già espressa in un ordine del giorno presentato nel 2019 e in cui sottolineavo come il territorio pontino fosse tra quelli ‘ad alta intensità mafiosa’, di potenziare i controlli, dotando la provincia di più uomini e mezzi”.

Il territorio sarà controllato: “Il procuratore Cafiero de Raho, condividendo l’opportunità di una serie di approfondimenti, mi ha assicurato che verifiche verranno fatte in questi giorni così difficili e delicati e anche dopo”.

Trano lancia quindi un appello alla politica: “Occorre però che la stessa politica faccia la sua parte ed è mia intenzione contribuire a rendere il Dl Imprese, affidato proprio alla Commissione Finanze che presiedo, il più possibile impermeabile alle mafie. I prestiti devono essere concessi e il più rapidamente possibile alle imprese sane. Non sarebbero tollerabili in questa fase le lungaggini burocratiche. Allo stesso tempo occorre però compiere controlli rigorosi su quel denaro e ritengo efficace la proposta del procuratore Cafiero de Raho di realizzare un sistema di tracciabilità, utile a monitorare entrate e uscite e a far sapere agli organi investigativi da chi sono realmente rappresentate le aziende che chiedono i finanziamenti e chi fa parte degli organi sociali delle stesse, potendo così, tramite l’enorme banca dati in possesso dell’Antimafia, far eventualmente scattare subito le interdittive ad opera della Prefettura o le indagini da parte della Dda. Lavorerò a questo obiettivo. Sarà mia particolare premura togliere in terra pontina l’acqua in cui le organizzazioni criminali per decenni si sono abituate a sguazzare“.