Covid Latina, la Cassa rurale dell’agro pontino stanzia 200mila euro per gli ospedali della provincia

La Cassa rurale dell’agro pontino ha donato 200mila euro agli ospedali della provincia di Latina. Il consiglio d’amministrazione dell’istituto di credito ha stanziato nell’ultima seduta la somma dividendola in questo modo: 140.000 euro in favore del Santa Maria Goretti di Latina (presidio Covid-19), 40.000 euro a beneficio del Dono Svizzero di Formia (presidio Covid-19) e 20.000 euro destinati alla campagna unitaria organizzata da Federcasse a favore degli ospedali italiani più bisognosi.

A parte questo intervento immediato ha stanziato un plafond reiterabile pari a 6 milioni di euro. La cifra è destinata ad avviare una serie di finanziamenti agevolati in favore dei clienti che hanno visto ridursi in maniera drastica il loro fatturato, in conseguenza delle misure straordinarie per il contenimento dell’epidemia. Il nuovo plafond ha lo scopo di fornire liquidità a condizioni particolarmente vantaggiose per aiutare il tessuto economico locale a ripartire il prima possibile.

L’istituto pontino, inoltre, ha avviato una raccolta fondi attraverso l’apertura di un conto corrente intestato “Donazione per emergenza Covid-19”, sul quale la Banca ha già fatto un versamento iniziale di 20.000 euro. Le somme raccolte grazie anche alla solidarietà di soci, clienti e cittadini saranno destinate (tramite Federcasse) a strutture, associazioni ed enti in prima linea per l’emergenza. L’Iban sul quale far pervenire le donazioni è: IT13T0873874060000000044591, indicando la causale: “Donazione per emergenza Covid-19”.

“E’ un impegno straordinario quello profuso dalla nostra Banca – ha detto il presidente Maurizio Manfrin – come straordinaria e surreale è la situazione che il Paese, il mondo intero, sta vivendo. Abbiamo sempre professato con orgoglio la nostra vicinanza al territorio, questo è il momento di dimostrarlo con i fatti”.

Il plafond reiterabile contribuirà invece al post-coronavirus: “L’economia ha urgenza di ripartire – ha spiegato il direttore generale, Gilberto Cesandri – C’è necessità di sostenere l’indotto economico locale composto in maggior parte da piccole e medie aziende impegnate nei diversi settori: dall’agricoltura al turismo all’artigianato e al terziario”.