Covid Lazio, definite linee guida per la riapertura abbigliamento ed estetica

“Riavvio delle attività con ripartenze graduali e per settori nel rispetto delle linee guida nazionali e conformemente ad un decalogo regionale con indicazioni chiare, elaborate di concerto con il comitato tecnico scientifico regionale; un plauso alla Regione Lazio e all’assessore Paolo Orneli per la competenza e le modalità con cui stanno gestendo, in piena sintonia con le rappresentanze sindacali e le associazioni datoriali, questa delicata fase propedeutica al riavvio delle attività”.

Questo il commento del presidente di Confcommercio Lazio e consigliere nazionale di Confcommercio, Giovanni Acampora, al termine dell’incontro tenutosi in videoconferenza ieri, convocato dall’assessore Regionale allo Sviluppo Economico con le parti sociali e le associazioni datoriali, finalizzato a programmare il riavvio delle attività.

Dopo le linee guida emanate sulle librerie e sull’asporto, oggi è stata la volta dei pubblici esercizi, dell’abbigliamento e del mondo dell’estetica (barbieri, parrucchieri e centri estetici).

Per Confcommercio Lazio oltre al presidente Acampora e al direttore regionale Di Cecca, hanno partecipato il vicedirettore nazionale della Fipe Confcommercio Luciano Sbraga, il direttore nazionale di Federmoda Confcommercio Massimo Torti e il presidente di Benessere e Bellezza Confcommercio Sud Elena Nardone.

“Noi già al lavoro da tempo con interlocuzioni a livello nazionale con le rappresentanze delle categorie e pronti con protocolli di autoregolamentazione per rappresentare le specificità dei singoli comparti”. “Rimetterci in moto prima possibile per evitare il collasso irreversibile del sistema; già si stima in circa 50mila le attività della ristorazione che non saranno in grado di riaprire (fonte Fipe), e 17mila del settore abbigliamento (fonte Federmoda)”.

Confcommercio Lazio, con gli interventi mirati di Torti (Federmoda), Sbraga (Fipe), e Nardone (Benessere&Bellezza), ha portato all’attenzione di tutti i presenti, e prontamente trasmesso in Regione, le linee guida condivise con le singole categorie, in conformità con il protocollo del 24 aprile sottoscritto con le organizzazioni sindacali.