Credito alle imprese: bene le grandi imprese e sempre negativo per le piccole attività. Il ruolo essenziale dei Confidi e del microcredito.

di Ivan Simeone

i.simeone@virgilio.it

L’ultima analisi targata CGIA sul credito, pubblicata nei giorni scorsi, evidenzia come le banche hanno aperto i cordoni della borsa per le grandi realtà d’impresa (quelle con oltre 20 addetti) mentre sempre in difficoltà le micro-imprese e le attività artigiane e commerciali. 

Sostanzialmente la storia è sempre la stessa da ormai diversi anni. 

Le micro-attività fanno fatica ad avere la fiducia delle banche. Si salvano sostanzialmente le Banche popolari e di prossimità, che sono più attente al territorio ma spesso devono essere “accompagnate” dal sistema associativo datoriale.

Dall’analisi elaborata dall’ Ufficio studi della CGIA di Mestre, www.cgiamestre.com, complessivamente sono aumentati i prestiti alle imprese se prendiamo come riferimento i mesi giugno-settembre con un consistente aumento rispetto al dicembre 2024. 

Per le grandi imprese parliamo di un saldo positivo di +1,5% che tradotto in “vil denaro” si parla di +8,2 miliardi di euro, contro un saldo negativo per quelle piccole imprese pari ad un -2,8%, leggasi aziende e attività con meno di 20 addetti, sempre variazione in percentuale Luglio 2025 – Dicembre 2024. Purtroppo l’andamento è sempre il solito per le micro-imprese e attività. 

Certo che se a livello nazionale, complessivamente, il dato è positivo, la nostra provincia di Latina registra ancora un dato negativo con un -2,4% sia per le grandi che per le piccole imprese e attività; ancor peggio la percentuale della provincia di Frosinone che registra un -2,7%, sempre secondo l’analisi della CGIA. 

Segnali invece positivi a livello di Regione Lazio che, complessivamente, registra un +3,2%.

Ecco che in questa situazione una luce ad illuminare i problemi delle piccole attività giunge dal microcredito, oggi aperto a tutte le attività al di là degli anni di costituzione e dei bilanci depositati, grazie alla co-garanzia dello stato e al sostegno dei Confidi che sono, nella nostra provincia di Latina, supportati anche dai voucher della Camera di Commercio che rende le operazioni creditizie maggiormente sostenibili.

Le banche restano un interlocutore fondamentale per l’economia, ma serve una maggiore attenzione verso le micro e piccole attività, vero motore di quella che possiamo definire un’“economia del quotidiano”.

Se queste realtà si fermano, si blocca un intero indotto territoriale, con conseguenze dirette anche per le famiglie.

Per dare una risposta concreta al sistema produttivo, è necessario rafforzare la rete delle Associazioni di Categoria, che svolgono un ruolo chiave di accompagnamento al credito.

Non esistono soluzioni miracolose, ma con il giusto sostegno si possono aiutare le imprese sane a restare sul mercato.

Le istituzioni, in particolare quelle regionali, possono e devono fare molto di più per sostenere questo tessuto economico essenziale; tessuto fatto da attività commerciali, artigiane e micro realtà produttive.