Il TAR del Lazio ha annullato il decreto del Commissario regionale per i rifiuti che nel 2022 individuava la cava della Scavilana e l’ex Goodyear come siti per una discarica provinciale a Cisterna. Il provvedimento, secondo i giudici, era “viziato irreparabilmente da gravissime lacune”, dando così ragione al Comune che da subito aveva contestato la scelta.
«La Scavilana non era una cava dismessa, vista la continua estrazione di pozzolana – ha dichiarato il sindaco Valentino Mantini – mentre la ex Goodyear è troppo vicina a un’area agricola di pregio, dove si coltivano i kiwi IGP di Latina. Inoltre, con una delibera di giunta del dicembre 2021, avevamo già indicato quell’area per progetti legati alle energie rinnovabili e alle comunità energetiche. La Goodyear, poi, resta una ferita aperta per la nostra città: è stata un grande polo industriale, svenduto e umiliato, dove hanno lavorato intere generazioni e dove sono morti decine di operai a causa delle condizioni di sicurezza ambientale».
Mantini ha criticato anche la qualità dello studio condotto dalla Provincia: «Era uno studio di primo livello, non approfondito, che non ha valutato tutte le alternative possibili, concentrandosi solo sulla parte nord della provincia. La nostra non era un’opposizione ideologica: conosciamo bene la necessità di chiudere il ciclo dei rifiuti a livello provinciale. Ma quei due siti gridavano tutta la loro inadeguatezza».
La decisione del TAR segna una battuta d’arresto per il piano provinciale, ora costretto a ripartire da capo. Una vittoria per Cisterna, ma anche un monito: senza pianificazione seria e condivisa, il rischio è solo spostare il problema più avanti.









