Discarica Ecoambiente, in conferenza servizi nuovi volumi. Gli altri progetti

Il terreno in cui Ecoambiente vorrebbe realizzare l'impianto di compostaggio. In lontananza un impianto biogas e alle spalle uno degli invasi di rifiuti coperti

Si terrà domani, presso la Regione Lazio, la conferenza dei servizi indetta dalla direzione regionale Politiche ambientali e ciclo dei rifiuti – area Aia relativa alla valutazione della modifica sostanziale della discarica di Borgo Montello gestita da Ecoambiente.

La modifica sostanziale richiesta consiste nel recupero di volumetrie nel lotto B (che dovrebbe coincidere con il nuovo e indistinto invaso indicato nell’ultima autorizzazione del 2015 in favore della stessa società), nella misura di 38mila metri cubi di rifiuti, in considerazione del fatto che il livello del quantitativo precedentemente abbancato fino ad esaurimento dell’invaso, nel tempo, si è abbassato.

Alla conferenza dei servizi sono “chiamati” a partecipare il Comune e la Provincia di Latina, Arpa, Asl, e la parte interessata. Saranno presenti, in qualità di pubblico autorizzato, anche alcuni rappresentanti di cittadini e tra questi il geometra Giorgio Libralato, consulente del comitato di via Monfalcone.

La società Ecoambiente, diventata interamente privata nel 2018 con il subentro della Systema Ambiente che ha acquisito il 51% della partecipazione azionaria della società Latina Ambiente, partecipata dal Comune di Latina, messa all’asta fallimentare, è già titolare di autorizzazioni risalenti al 2015 per un impianto di Tmb e di compostaggio. Al vaglio della Regione anche altri progetti per i quali non sarebbe mai arrivato alcun diniego.

L’ingegnere Pierpaolo Lombardi, amministratore delegato della società Ecoambiente, ha più volte dichiarato che la società è pronta ad investire intanto nel compostaggio. Nell’ultima intervista rilasciata a LatinaCorriere.it, in occasione dell’ultima riunione (febbraio 2019) tenuta in Comune per la verifica dello stato di avanzamento della messa in sicurezza del sito chiuso per esaurimento nel 2016, l’ingegnere Lombardi ha dichiarato che si trattava di un impianto da nove milioni di euro, ritenuto di modeste dimensioni (leggi qui).

Oltre a realizzare l’impianto di compostaggio, nelle intenzioni di Ecoambiente, che chiede con il progetto in esame domani il recupero di volumetrie di rifiuti, vi sarebbe anche la costruzione di un impianto per il trattamento del percolato. Il percolato della discarica, con gli invasi attualmente coperti, costituisce per la società una spesa costante poiché viene trasportato con autocisterne presso siti specializzati al trattamento e smaltimento. La possibilità di trattamento del percolato in loco rappresenterebbe per Ecoambiente una soluzione più economica.