Disposto il sequestro della EcoX, il ministro Lorenzin si unisce al coro: l’Apra dice è tutto ok

L'incendio di Pomezia

La Procura di Velletri ha disposto il sequestro dell’impianto della EcoX di Pomezia dove tre giorni fa è divampato l’incendio con diverse riprese di fuoco dopo il primo massiccio intervento dei vigili del fuoco. La Procura – fonte Ansa – avrebbe anche incaricato l’Arpa di verificare il grado di diossina eventualmente sprigionatosi nell’aria. Disposte anche verifiche sulle fibre di amianto eventualmente liberatesi nell’aria. Tutti i dati dovrebbero essere comunicati agli inquirenti entro giovedì prossimo.

Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin sottolinea che l’Arpa a assicurato che i dati delle centraline non evidenziano danni o possibilità di danni per la popolazione. “Ho seguito – dice Lorenzin – la vicenda sin dal primo momento, in questo caso anche un po’ da romana: abbiamo una situazione che è seguita e monitorata fin dai primissimi minuti dell’incendio. Abbiamo allertato l’Istituto Superiore di Sanità, i Nas che sono intervenuti immediatamente e l’istituto Zooprofilattico”.

“Siamo pronti – assicurano dall’Ispra – a intervenire con i laboratori, per analisi specifiche, qualora ce ne fosse bisogno, ma al momento non c’è necessità del nostro intervento. Seguiamo da vicino la situazione – spiega Stefano Laporta, il direttore dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale – e sento due volte al giorno il direttore di Arpa Lazio, ma per ora non c’è necessità di un nostro intervento”.

Intano il Centro Agroalimentare di Roma (Car), il centro logistico e distributivo dal quale passano i prodotti ortofrutticoli che finiscono sulle tavole di Roma e del Lazio,  sta disponendo controlli a campione su tutti i prodotti che arrivano in sede dalle zone del Lazio interessate, in particolare sulle verdure a foglia. L’operazione, spiegano dal Car, riguarda soprattutto l’eventuale presenza di diossina negli alimenti a livelli di guardia. Dal CAR, che teme un effetto “psicosi” tra i consumatori, sottolineano però che per ora non sono pervenute indicazioni in senso restrittivo dalle autorità regionali preposte e che, in ogni caso, “i prodotti da serra sono sicuri. Nel Car si è ormai raggiunta – rimarcano – la totale tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti che vi transitano sulla base dei documenti di commercializzazione e trasporto. Questo porta, al momento, a non accreditare fenomeni di allarmismo”.