Doping alla corsa di cavalli: assolti allenatore e proprietario dell’ippodromo

Ippodromo del Garigliano

Si è concluso ieri il processo a carico dell’allenatore e del proprietario di una tra le più note e storiche scuderie di cavalli trottatori in attività a Santi Cosma e Damiano. I due, della scuderia Bacio Terracino sono stati entrambi assolti dal giudice monocratico del tribunale di Cassino.

La vicenda trae origine da una corsa avvenuta nell’agosto del 2013 presso l’ippodromo del Garigliano: la trottatrice Pashman Light con il suo tempo record di 1.14 minuti, vinse la gara. A seguito dei controlli antidoping effettuati nell’immediatezza dall’Unire, però, il cavallo risultò positivo a sostanze dopanti nel sangue.

Il giudice all’esito dell’istruttoria dibattimentale, nonostante la richiesta di condanna del pubblico di ministero per i reati di maltrattamento sull’animale e frode sportiva,  ha deciso di accogliere le doglianze dei difensori Enrico Pagnotta dello studio legale Trofino e Gaspare D’Elia. Secondo la difesa l’alterazione del sangue e la positività ai controlli antidoping potrebbe essere stata causata dalla banale applicazione di una pomata atta a lenire le punture di insetto finalizzata esclusivamente al benessere dell’animale.