Droga in carcere, l’ispettore Zinni torna a casa: concessi i domiciliari

800 litri

Franco Zinni, l’ispettore di polizia penitenziaria del carcere di Latina arrestato per corruzione, torna a casa. È stata infatti accolta la richiesta dell’avvocato Amleto Coronella dei domiciliari. Dopo 4 mesi Zinni potrà quindi uscire dall’istituto penitenziario all’interno del quale ha lavorato per tanti anni.

L’uomo aveva ammesso da subito quanto contestato, evidentemente provato e a tratti in lacrime davanti al giudice durante l’interrogatorio di garanzia. Poi si era detto pronto a collaborare e aveva fatto i nomi di altri agenti penitenziari che sarebbe coinvolti. L’ipotesi era emersa già ascoltando le intercettazioni delle telefonate tra le persone arrestate. “Devono stare zitti, perché quello che hanno visto lo fanno pure loro…” avevano ascoltato e recepito gli investigatori.

Nel carcere di Latina le inchieste Astice e Petrus avevano portato alla luce una serie di favoritismi che permettevano ai detenuti di avere droga e cibo prelibato.