Due dolia riaffiorano dal mare tra Gaeta e Ponza: il destino nelle reti dell’“Attila II”

Un ritrovamento che profuma di storia e di destino. Nelle acque tra Gaeta e Ponza, durante una battuta di pesca, il peschereccio “Attila II” ha riportato in superficie due dolia, grandi contenitori in terracotta di epoca romana usati per conservare derrate alimentari. Non sarebbe una scoperta inedita, il Mediterraneo ne è pieno, ma la vicenda assume un sapore speciale per il legame con la famiglia Spinosa.

A calare le reti era infatti Gianluca Spinosa, 28 anni, oggi comandante dell’“Attila II”. Otto anni fa, sullo stesso peschereccio, era stato suo padre Giacomo a trovare altri due dolia, poi custoditi al Museo del Mare. E proprio Giacomo è venuto a mancare pochi giorni fa, lasciando un vuoto profondo nella marineria di Gaeta.

Quando Gianluca ha visto quei reperti riaffiorare, l’emozione è stata incontenibile. Ad attenderlo al molo pescherecci c’erano amici, concittadini e il sindaco Cristian Leccese. Le sue prime parole hanno commosso tutti: “I dolia sono un dono, un segno. Ce li ha fatti trovare papà”.

Un pensiero condiviso dalla madre Loredana: “È una cosa straordinaria”. In un pomeriggio, Gaeta ha ritrovato non solo due reperti archeologici, ma anche la sua anima più autentica: quella di città marinara, di tradizioni che si tramandano di padre in figlio.

Al recupero hanno preso parte gli uomini della Capitaneria di Porto di Gaeta, guidati dal comandante Biagio Mauro Sciarra, insieme a sommozzatori, ormeggiatori e piloti del porto. “È stata un’operazione complessa e straordinaria – ha dichiarato Sciarra – resa possibile anche dalla disponibilità di Gianluca Spinosa”.

I due dolia, ora affidati alla Cooperativa dei Pescatori, verranno catalogati e messi in sicurezza dalla Soprintendenza. L’alert del ritrovamento è scattato alle 16, con le operazioni concluse in serata, intorno alle 21.30.

Due ritrovamenti, a distanza di anni, legati dalla stessa imbarcazione e dalla stessa famiglia. Stavolta, più che il caso, sembra esserci stato davvero il tocco del destino.