Elezioni, il Partito comunista raccoglie le firme: a Latina la sfida di Sciaudone per la Camera, collegio plurinominale

La locandina per la raccolta delle firme e Sergio Sciaudone

“Dopo anni di assenza dei comunisti nella principale competizione elettorale, che ha privato i lavoratori dell’unico voto utile alla difesa dei propri interessi, crediamo sia necessario restituire alla classe operaia e alle classi popolari la possibilità di tornare a votare per il Partito Comunista”. Il pontino Sergio Sciaudone, segretario provinciale del Partito comunista, ha avviato la raccolta di firme necessarie alla presentazione delle liste comuniste alle elezioni nazionali del 4 marzo 2018. Obiettivo: 31.500 sottoscrizioni. “Anche in provincia di Latina, puoi fare la tua parte lasciando una firma ai nostri banchetti”, è l’appello lanciato questa mattina sui social dal segretario della provincia di Latina del partito della falce e martello. Sciaudone è doppiamente impegnato perché la raccolta di firme vale anche la sua candidatura al Parlamento italiano: il suo nome è in lista per il collegio plurinominale Lazio 2 della Camera dei deputati.

“Di fronte ai tentennamenti, alle promesse disattese, alla ricerca di scorciatoie che non esistono da parte dei partiti della ‘sinistra’ – spiega Sciaudone in un lungo post pubblicato su Facebook -, mettiamo la nostra forza al servizio della ricostruzione comunista in Italia.
Una scelta che avviene all’indomani della manifestazione dell’11 novembre, in cui migliaia di comunisti -in larga parte giovani- sono scesi in piazza a Roma, testimoniando la forza conquistata da PC e FGC con l’impegno militante nella classe operaia, tra le masse popolari, nei quartieri delle periferie delle città. Nei mesi scorsi abbiamo rivolto un appello alle forze comuniste per fare dei passi in avanti nella direzione dell’unità comunista. Questa proposta non è stata raccolta, preferendo la strada delle alleanze più larghe, della costruzione di fronti di sinistra ed anche di nuove esperienze politiche. Ne prendiamo atto ma non rinunciamo alla nostra strada, all’indipendenza dei comunisti”.

Una corsa in solitaria, dunque, quella del Partito Comunista che promette attraverso Sciaudone non un programma elettorale ma un programma di lotta.

“Non vogliamo lasciare i lavoratori, i disoccupati e i pensionati di questo paese ostaggio di una finta alternativa tra la destra, i cinque stelle, il centrosinistra, pilastri fondamentali del disegno e delle politiche filo-padronali e antipopolari. Non crediamo che la classe operaia possa essere rappresentata da Grasso, dai D’Alema e dal gruppo dirigente pro-Bolognina fuoriuscito dal PD, primo responsabile dell’attacco ai diritti dei lavoratori, dell’accettazione dei diktat della Troika, dei tagli alla spesa sociale, alla sanità e alla scuola pubblica. Rigettiamo da subito gli appelli al voto utile e all’unità con queste forze, per fermare l’avanzata della destra. Un disperato tentativo che suona come una provocazione. Se la destra avanza è perché le forze di sinistra sono colpevoli agli occhi delle classi popolari per le politiche di questi anni”, si legge nel post di Sciaudone.

“Non saremo la ruota di scorta sinistra del parlamento. Vogliamo scardinare quel sistema. Non chiederemo solo un voto, una semplice delega, ma di unirsi alla nostra lotta, di divenire in prima persona protagonisti del cambiamento.  Sarà necessario farlo da subito. Presentare le liste in tutta Italia è una sfida. I meccanismi della legge elettorale approvata dal Parlamento sono congeniali all’esclusione di una forza alternativa ai partiti presenti nelle istituzioni; comportano la raccolta di un numero ingente di firme – oltre 50.000 in tutta Italia – per la valida presentazione dei moduli. Facciamo appello a tutti i comunisti per sostenere quest’azione, per dare un aiuto concreto con il proprio protagonismo attivo. Non è tempo di stare alla finestra, ma di sostenere con forza e convinzione la ricostruzione comunista in Italia”, raccomanda il segretario pontino del Partito comunista.

L’appello di Sciaudone è rivolto ai centri di lavoro, alle lotte per la casa, all’opposizione alle politiche imperialistiche, alla difesa dell’istruzione e della sanità pubblica, alla necessità dell’uscita dall’Unione Europea e della Nato, affermata con chiarezza e senza formule vaghe. “Lavoriamo per unire le lotte, per abbandonare ogni illusione riformista e inconcludente, per dire apertamente che solo il socialismo è la soluzione per il futuro dei lavoratori e delle classi popolari”, dichiara Sciaudone. “Facciamo della lista del PC – conclude – la lista aperta, di tutti i comunisti, delle avanguardie delle lotte, dei lavoratori e delle lavoratrici che pensano che la questione comunista in Italia non sia chiusa, che la lotta per l’abbattimento del capitalismo e la costruzione del socialismo è la lotta del nostro tempo”.