Emergenza idrica sui Lepini, il pressing dei sindaci su Acqualatina: ecco il primo impegno

Il sindaco di Roccagorga Carla Amici

L’emergenza idrica sui Lepini resta in primo piano. Dopo la riunione di ieri in cui sono state stabilite tre iniziative da mettere in campo congiuntamente con i Comuni del Sud Pontino, coinvolgendo direttamente il presidente della Regione Nicola Zingaretti, quale commissario per l’emergenza idrica, i sindaci lepini sono tornati sull’argomento precisando la drammaticità della situazione e ricordando l’impegno assunto da Acqualatina di verificare su ogni Comune la modificazione degli orari delle interruzioni e l’alternanza delle zone.

Su espressa richiesta dei sindaci dei Comuni dei Monti Lepini, collegati con la sorgente di Fiumicello, Amaseno, Maenza, Roccagorga, Priverno, Roccasecca dei Volsci, Villa Santo Stefano e Prossedi, l’incontro con i tecnici e i vertici di Acqualatina si è svolto presso la sede dell’Ato4. Sul tavolo la drammaticità della situazione idrica che sta affliggendo le comunità lepine. I sindaci, tutti insieme, hanno sottolineato non solo la gravità della situazione per la carenza idrica ormai cronicizzata, ma la mancanza di una vera strategia solutiva da parte dei tecnici che sembrano andare avanti più per tentativi che per valutazioni oggettive, tranne per il fatto che il livello dell’acqua su Fiumicello, conseguenza della carenza di piogge, si è abbassato del 50%. I primi cittadini hanno evidenziato quello che da quando è iniziata l’emergenza sollecitano e precisamente:

  • Garanzia del mantenimento del livello dei serbatoi da cui diramano le direttrici della rete attraverso il riempimento tramite autobotti riempite in altri siti per non gravare sulle esigue risorse disponibili, o da navi cisterne specifiche per questa emergenza sui lepini.
  • La continua interruzione programmata sempre sulla stessa linea e zona del paese non è più oltre modo tollerabile, soprattutto in questo periodo in cui molte famiglie sono intente alla raccolta delle olive, devono avere la garanzia dell’acqua nelle proprie abitazioni, quindi variazione migliorativa degli orari immediata;
  • In via solidaristica, alternare le interruzioni programmate per lasciare respirare le zone che maggiormente hanno sofferto in questi ultimi sei mesi;
  • La presenza costante quotidiana sui territori di una squadra di operai, al fine di evitare che un semplice stacco di corrente possa bloccare centinaia di famiglie in attesa che si riavvi semplicemente, con i 189 operai di Acqualatina l’operazione è facilmente realizzabile;
  • Attivazione immediata dei pozzi regionali strategici, presenti sui territori, soprattutto quelli di Roccagorga-Ponte di Priverno, la cui richiesta alla Regione Lazio è stata effettuata incomprensibilmente solo nel mese di agosto;
  • Immediato rimborso dei costi fatturati in bolletta, per assenza di acqua nelle abitazioni, che non può essere sostituita dall’aria che le chiusure programmate generano, con il metodo definito nella proposta agli atti della conferenza dei sindaci, del sindaco di Roccagorga, di utilizzo di parte degli utili conseguiti dalla società Acqualatina nel 2016 a titolo di ristoro per i disagi subiti dalle famiglie;
  • Una comunicazione corretta e precisa anche da parte degli operatori del call center di Acqualatina che ha l’obbligo di garantire risposte serie e puntuali ai cittadini che quotidianamente invocano interventi ed effettuano segnalazioni, evitando di ignorare le infinite segnalazioni che i Sindaci e gli uffici quotidianamente inoltrano ad Acqualatina;
  • Riparametrazione della portata litro/secondo sulla base dell’estensione degli insediamenti abitativi su tutti i Comuni afferenti a Fiumicello;
  • Il Sindaco di Roccagorga, con l’approvazione di tutti i Sindaci presenti, ha chiesto l’immediata convocazione di un tavolo politico e tecnico presso la Regione Lazio alla presenza del Presidente Zingaretti, degli Assessori competenti e dei rappresentanti del Governo, per valutare le azioni conseguenti e necessarie da avviare nell’immediato, dopo che il Governo ha approvato lo stato di calamità naturale dichiarato dalla Regione Lazio su sollecitazione dei sindaci.

“I vertici di Acqualatina – precisano i primi cittadini – hanno condiviso tutte le sollecitazioni e proposte avanzate dai Sindaci, facendosi carico a partire già domani di verificare su ogni comune le situazioni di modifica degli orari delle interruzioni e l’alternanza delle zone”

Prossima settimana nuovo confronto per la verifica delle cose richieste e quelle realizzate e convocazione della riunione dell’Ato presso i Comuni interessati aperta ai cittadini.