Emergenza rifiuti: il comune di Aprilia contro il termovalorizzatore

Non c’è un iter procedurale a destare allarme sul trasferimento ad Aprilia del termovalorizzatore dismesso di Colleferro. Eppure solo l’idea che il patron di Rida Ambiente Fabio Altissimi possa aver impugnato carta e penna per manifestare a Ministero, Regione ed enti la disponibilità a smontare a proprie spese gli impianti che vorrebbe trasferire nelle sue proprietà, nel comune di Aprilia e la memoria della proposta presentata due anni fa per realizzare a La Gogna una discarica controllata, non lascia dormire sogni tranquilli agli amministratori locali.
Da imprenditore capace, accorto e sempre informato – così lo hanno descritto i consiglieri durante la commissione ambiente- presumibilmente dietro quella lettera si cela un’idea e una volontà precisa: sondare il terreno in Regione per capire se tra le pieghe dell’emergenza rifiuti possa esservi la crepa che gli apra una strada? La stessa regione che si è radunata in contemporanea alla commissione per iniziare a discutere del nuovo Piano Regionale dei Rifiuti.
Nel dubbio gli amministratori di Aprilia, tanto quelli di maggioranza quanto quelli di opposizione, hanno deciso di lavorare ad un documento condiviso, sulla base della bozza preparata dalla lista Giorgio Giusfredi Sindaco, che chiaramente esprima il dissenso verso la prospettiva di un inceneritore in città. Il documento verrà portato poi in consiglio comunale e non c’è da dubitare che l’assise approverà unanime l’atto, per tentare di sbarrare la strada al patron della Rida.
Quel no però, come qualcuno ha ricordato in aula, deve essere forte, chiaro e condiviso. Tanto forte da essere ascoltato anche dalla Regione, che in materia di rifiuti potrebbe avere una sensibilità diversa rispetto al Comune di Aprilia. La città pontina dove il porta a porta è realtà, sia pur con tutte le sue difficoltà è cosa ben diversa da Roma, dove la differenziata è ancora solo un auspicio e proprio l’emergenza di altri territori desta il timore degli amministratori locali che ad Aprilia possa esserci ancora margine di manovra per i privati che hanno intenzione di investire in quel settore.
Termovalorizzatore e discarica di La Gogna, arriva a ipotizzare la lista di maggioranza Rete dei Cittadini, potrebbero essere due facce della stessa medaglia: autorizzare il primo potrebbe voler dire spinare la strada alla seconda, dal momento che anche le ceneri necessitano di un deposito dove poter essere smaltite e il piano dei rifiuti contempla ancora il ciclo integrato dei rifiuti. Insomma, in attesa di vincoli stringenti e di strumenti urbanistici che consentano di bloccare sul nascere ogni nuova proposta, il consiglio userà le armi a sua disposizione per fermare una proposta che fa paura.