Estorsione e suicidio di un imprenditore, ecco i nomi degli arrestati

Samuele Melara, Francesco Primerano, Simone Veglioni (di Roma) e Francesco Protani (a Formia), sono loro i quattro arrestati dai Carabinieri del Comando Provinciale di Roma con l’accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso e di essere responsabili della morte di un imprenditore. Le indagini hanno rivelato che i quattro avrebbero minacciato l’imprenditore per costringerlo a pagare 600 mila euro, a fronte di un debito reale di poco più di 140 mila euro. Le misure cautelari sono state eseguite a Roma e Formia, in seguito alla denuncia presentata dall’imprenditore del settore ittico, che ha raccontato come le pressioni e le minacce continue lo abbiano spinto a un tragico gesto. I quattro, titolari e collaboratori di una società del settore, avevano inizialmente affermato di aver ceduto il credito a esponenti di una nota cosca di ‘ndrangheta. Utilizzando minacce di morte e violenza, hanno costretto l’imprenditore a firmare un documento che lo obbligava a riconoscere un debito di 600 mila euro.Nonostante la firma, le intimidazioni non sono cessate, culminando in un drammatico epilogo: il 54enne si è tolto la vita poco dopo l’inizio delle indagini. Questo caso ha suscitato grande attenzione e preoccupazione, evidenziando la gravità della situazione legata all’estorsione e al potere intimidatorio delle organizzazioni mafiose.Le indagini condotte dal Nucleo Investigativo di Roma, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, hanno messo in luce un quadro inquietante di violenza e sfruttamento nel mondo degli affari, richiamando l’attenzione sulla necessità di combattere con fermezza tali pratiche illecite.