È entrata nel vivo la fase operativa per l’abbattimento dell’ex Icos, noto come “ecomostro”, edificio abbandonato da anni e simbolo del degrado urbano a Latina. L’intervento, atteso da tempo e al centro di molte polemiche, rientra in un progetto di rigenerazione urbana che punta alla riqualificazione dell’intera area. Le attività preliminari di bonifica sono iniziate nelle scorse settimane con l’apertura del cantiere.
Questa mattina, come detto, si è svolta la prima demolizione strutturale alla presenza delle principali autorità locali e tecniche, tra cui il presidente di Ater Latina, Enrico Dellapietà, il sindaco Matilde Celentano e l’assessore all’urbanistica Annalisa Muzio. L’abbattimento è avvenuto tramite il metodo della pinzatura, che utilizza pinze frantumatrici idrauliche e sistemi a nebulizzazione d’acqua per contenere le polveri, garantendo sicurezza ambientale e operativa.

“Un impegno che Ater Latina porta avanti con serietà e dedizione – ha detto il presidente Ater, Enrico Dellapietà, contribuendo alla riqualificazione urbana e alla tutela dell’ambiente. Un intervento, tecnicamente complesso, reso possibile grazie all’esperienza professionale di quanti, in questi mesi, hanno lavorato al progetto più significativo ed emblematico della città”
Particolare attenzione è stata posta alla gestione della viabilità: la Pontina rimarrà regolarmente percorribile, mentre sono previste solo brevi interruzioni a livello locale durante le fasi più delicate del cantiere. Le operazioni si stanno svolgendo nel rispetto delle norme di sicurezza e con tecnologie a basso impatto.
Un progetto, quello della demolizione dell’ec Icos, finanziato con i fondi del PNRR e gestito da Ater Latina con il Comune come soggetto beneficiario. Tra le misure adottate c’è anche l’uso di un impianto mobile per il recupero dei materiali inerti, che permette il riciclo dei metalli e delle plastiche e il riutilizzo degli inerti direttamente in cantiere, contribuendo a una demolizione sostenibile e orientata all’economia circolare.









