Favori in carcere, Zinni presto dai pm. Intercettato coinvolge i colleghi

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L‘ispettore penitenziario accusato di corruzione, che avrebbe concesso favori ai detenuti all’interno del carcere di Latina, sarà ascoltato venerdì prossimo dai pubblici ministeri Giuseppe Bontempo e Valerio De Luca. Un esame che arriva dopo le dichiarazioni spontanee rilasciate da Franco Zinni durante l’interrogatorio di garanzia: Sono pronto a collaborare aveva detto in lacrime.

E forse qualcosa di nuovo rispetto a quanto emerso dalle indagini potrebbe dirla. Almeno stando ad una intercettazione registrata dagli investigatori durante l’operazione Astice. Massimiliano Del Vecchio, uno dei detenuti all’interno dell’istituto penitenziario di via Aspromonte, era preoccupato che altri agenti penitenziari sospettassero qualcosa. Zinni però gli risponde: “Devono stare zitti, perché quello che hanno visto lo fanno pure loro…“. lo scambio non finisce qui, Del Vecchio direbbe all’ispettore: “Quello che hanno visto lo fanno pure loro… e … ti vengono a rompere il cxxxo con i tuoi“. Gli investigatori ipotizzano che i tuoi sarebbero i tuoi detenuti, pensando che anche altri avrebbero “costituito un circuito di detenuti privilegiati che fa le stesse cose che fanno Del Vecchio e Zinni”.

Una strategia per evitare il carcere o davvero l’inchiesta potrebbe presto essere arricchita di nuovi elementi e nuovi nomi? Certo è che con il decreto legge “Spazza corrotti” le pene sono state aggravate, da 6 a 10 anni, e Zinni rischia molto.

Dal carcere però vengono respinte queste accuse. Ieri, subito dopo la visita dei rappresentanti pontini della Lega, abbiamo chiesto al presidente del sindacato Sippe, Alessandro De Pasquale, cosa pensa di queste intercettazioni che danneggiano chi invece lavora da anni con onestà e grande spirito di sacrificio.

“Siamo scossi dalla notizia – ha detto ieri – ma non abbiamo visto né capito cosa stesse accadendo. Ci fidiamo dei nostri colleghi, non potrebbe essere altrimenti. Sarebbe poi davvero difficile controllare tutti ogni giorno, servirebbe il doppio del personale. Ribadisco che ci sono tantissime persone meritevoli che svolgono questo lavoro”.