Feretri parcheggiati, minacciata occupazione degli uffici di Coletta e Ranieri

La foto scattata nella tarda mattinata di oggi all'interno del cimitero di Borgo Montello

Ora minacciano l’occupazione degli uffici del sindaco di Latina Damiano Coletta e dell’assessore Emilio Ranieri. Sono i familiari di due dei quattro defunti che non hanno trovato sepoltura nel cimitero di Borgo Montello. Uno dei quattro feretri, rimasti parcheggiati in un locale del camposanto, sarà probabilmente trasferito al cimitero di Anzio, un altro tumulato in un loculo precedentemente prenotato dalla famiglia. Ma sul futuro delle bare contenenti le salme di Vito Billardello e Nicola Morrillo solo la promessa verbale di una degna sepoltura per la prossima settimana. Troppo poco per chi attende da mesi.

Ieri sera il comitato Mater Matuta Montello-Ferriere, che insieme a CasaPound, ha preso a cuore questa vicenda che tocca da vicino le famiglie del borgo, per conto di Fabrizio Billardello e Francesco Morrillo, rispettivamente figli dei defunti Vito e Nicola, ha inviato per tramite del movimento politico una pec (l’ennesima) al sindaco Coletta e all’assessore Ranieri. La richiesta è quella di una promessa scritta con indicazione di modalità e date certe per la sepoltura dei cari estinti. “Non saremo soddisfatti – si legge nella missiva del comitato – fino a quando la otterremo e siamo pronti ad occupare i vostri uffici fisicamente. Sicuri che con coscienza farete il vostro dovere assolvendo al diritto sacrosanto che è una sepoltura dignitosa”.

“La situazione indecorosa dell’esterno, che abbiamo rimesso a posto insieme ad alcuni degli esponenti locali del comitato, non era l’unica problematica del cimitero del borgo – commenta Marco Savastano, referente di CasaPound Latina -. Dalla scorsa settimana sì è giustamente sollevato un polverone, a causa dello scempio che si sta consumando, in un cimitero dove delle bare vengono tenute in una stanza per mesi senza poter essere tumulate”. “È una battaglia di dignità e di diritti – aggiungono coralmente i militanti di CasaPound – e non vogliamo più sentire storie inventate come quella che vedeva l’assessore Ranieri ‘correre’ (leggi qui, ndr) sul posto per sistemare la questione. Se necessario – concludono da Viale XVIII Dicembre – siamo pronti anche noi ad occupare gli uffici del sindaco e dell’assessore.”