Fondi, armato di coltello tenta di estorcere 600 euro ad un imprenditore rimasto ferito: arrestato per tentato omicidio

Il capitano Francesco Vivona, comandante della Compagnia di Terracina, e il sottotenente Emilio Mauriello, comandante della tenenza di Fondi

Tragedia sfiorata a Fondi nel giorno di Pasqua. Un imprenditore del posto ha rischiato di essere ucciso da un 30enne del Gambia che lo ha minacciato con un coltello e poi rincorso al fine di farsi consegnare 600 euro, quale liquidazione per un asserito credito di lavoro. Lo straniero è stato arrestato ieri pomeriggio dai carabinieri del Norm di Terracina nella flagranza dei reati di tentato omicidio, porto abusivo di arma, tentata estorsione e resistenza a pubblico ufficiale. Il 30enne, già sottoposto alla misura cautelare degli obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria, si trova ora ristretto nel carcere di Latina.

Tutto è iniziato intorno alle 14. Secondo la ricostruzione degli eventi effettuata dai militari, lo straniero, in preda a un forte stato di alterazione psico-fisica dovuta all’assunzione di sostanze alcoliche, dopo essersi armato di un coltello da cucina della lunghezza complessiva di cm. 23 circa, avrebbe affrontato l’imprenditore pretendendo i 600 euro e minacciandolo di morte in caso di inadempimento. L’imprenditore alla vista dell’arma impugnata dal suo aggressore si sarebbe dato a precipitosa fuga, venendo inseguito dal 30enne armato e fatto oggetto di numerosi fendenti, fortunatamente andati a vuoto. Il provvidenziale intervento del padre dell’aggredito avrebbe consentito a entrambi – al termine di una violenta colluttazione, in cui l’imprenditore ha riportato lesioni poi giudicate guaribili con prognosi di sei giorni – di disarmare l’esagitato e di riuscire a trattenerlo fino al tempestivo sopraggiungere dei carabinieri del Norm e di quelli della locale tenenza, ai quali lo straniero, nel tentativo di sottrarsi all’arresto, ha opposto anche un’energica resistenza.