Fondi, arsenale sequestrato in casa: era il custode dei clan

Dietro la facciata di un tranquillo muratore si nascondeva l’ombra dei clan fondani. I carabinieri hanno arrestato un 53enne di San Magno, ritenuto vicino alla criminalità organizzata locale, con l’accusa di detenzione illegale di armi e munizioni.

In un’intercapedine ricavata nel solaio di casa, l’uomo custodiva un vero arsenale: due fucili – uno rubato e artigianale – e oltre 400 proiettili di vari calibri, tra cui 9×21, 7.65, 357 Magnum e calibro 45. Armi tenute al sicuro per conto dei gruppi criminali che da anni operano tra Fondi e il basso Lazio.

Il blitz è scattato nell’ambito delle indagini sui sodalizi riconducibili ai fratelli Del Vecchio e a Johnny Lauretti, oggi collaboratore di giustizia. Proprio dalle sue dichiarazioni e dagli incroci investigativi è emerso il nome del muratore, considerato una pedina chiave per la custodia delle armi sfuggite ai primi sequestri. Un colpo mirato che rientra nella strategia dell’Arma per frenare ogni tentativo di riorganizzazione delle cosche, ancora attive nonostante gli arresti eccellenti degli ultimi mesi.