Fondi, morte di Innocenzo Feuda: a giudizio la proprietaria del terreno

Il 4 maggio 2017 Innocenzo Feuda cadde da un muretto mentre potava degli alberi di ulivo a Fondi. Tre giorni dopo, nonostante un intervento chirurgico che sembrava riuscito, l’uomo morì per le ferite riportate. Le indagini svolte all’epoca e coordinate dal sostituto procuratore Luigia Spinelli portarono ad indagare la proprietaria del terreno, una 69enne del posto, che oggi è stata rinviata a giudizio.

La donna, difesa dall’avvocato Maria Cristina Sepe, è comparsa questa mattina davanti al giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Latina, Giuseppe Cario. E’ accusata di omicidio colposo, in qualità di committente del lavoro e proprietaria del fondo agricolo. Non avrebbe, sempre secondo l’accusa, verificato l’idoneità tecnico-professionale dei lavoratori prima di affidare loro la potatura delle piante di ulivo.

Secondo la ricostruzione degli investigatori Feuda sarebbe salito su un muro a secco che era improvvisamente franato provocando la caduta che gli era stata, purtroppo, fatale.  Il processo inizierà il 14 maggio 2020, davanti al giudice monocratico del tribunale di Latina.