Formazione e conversione, ecco la ricetta per far ripartire il gambling

Se c’è un settore che da sempre è all’avanguardia, anticipa il futuro e prepara il cambiamento, questo è senza dubbio il gioco. Soprattutto in Italia, in un paese dove le innovazioni arrivano con ritardo rispetto agli altri paesi, il settore del gambling si è ritagliato uno spazio importante per quanto riguarda la digitalizzazione, l’uso di internet, delle piattaforme e dei siti.

Ne è sicuro Paolo Gioacchini, presidente dell’azienda leader Giocondabet, che intervenendo durante il convegno di martedì 20 settembre, “La sfida dell’integrazione: multicanalità a misura di gestore”, organizzato dalla testata GiocoNews durante l’Enada Rimini, ha dichiarato: “In un settore come il nostro, dove l’innovazione tecnologica è una parte importante, credo che non ci sia altra scelta di essere preparati all’approccio al cambiamento”.

IL MOMENTO DI CAMBIARE

Parole che sono state confermate dal portale ItalCasino: “Siamo arrivati al momento di agire. Dobbiamo cambiare il modo di pensare il gambling e la tecnologia”. Gioacchini continua così: “Io sono nato nel mondo dei flipper elettromeccanici. Già, oggi parliamo di online, ma in mezzo c’è stato il mondo, con prodotti decisamente tecnologici come le vlt, nei confronti dei quali mi ricordo anche la resistenza alle innovazioni che introducevano“. Ed è proprio questo il punto centrale del suo discorso: se un gestore infatti che opera in questo settore non si cala nel cambiamento, allora è destinato a scomparire. “Fa parte anche di un processo evolutivo” spiega.

Il mondo del gambling è un mondo radicato nel territorio – sottolineano invece da ItalCasinoed è una fonte di business, di investimento, di fortuna. Cambiare non è facile, è vero, ma si deve fare”. Ecco allora che diventa fondamentale svecchiare il modo lavorare. Capire che non basta più installare un apparecchio e poi attendere che possa andare in autonomia. “Ciò accade nello slot, non accade nell’online. Nell’online dobbiamo essere bravi a personalizzare – spiega Gioacchini – Una delle cose che ci siamo detti noi di Giocondabet è di fare leva con il territorio, sapendo che il giocatore vuole essere coccolato”.

INVESTIRE IN FORMAZIONE

La ricetta secondo gli esperti è quella della formazione. Imparare a muoversi, imparare a fare un lavoro nuovo, in sintonia con il mondo che cambia. Questo perché il mercato si muove, è dinamico. Serve conversione, quindi: “Abbiamo preso una concessione, chi è qui in sala sa quante volte questo sia stato un tema attuale, abbiamo visto tante esperienze di gestori che hanno fatto scelte di questo genere. Il gestore che ragiona da concessionario è un gestore evoluto. Nel nostro piccolo cerchiamo di essere veloci e dinamici, cercando di avvicinare i due mondi”.