Formia, cade l’amministrazione di Paola Villa: verso il commissariamento

Caduta la giunta di Paola Villa a Formia. Durante il consiglio comunale di ieri il bilancio non è stato approvato. Dodici i voti favorevoli e altrettanti voti contrari hanno convinto il sindaco a chiudere questa esperienza amministrativa. Mancava il consigliere comunale Gerardo Forte, venuto a mancare qualche ora prima.

Evidentemente provata ha detto: “Alla città va risparmiato questo spettacolo, ci si alza e si va a casa con dignità”. I problemi erano noti a tutti e da mesi la prima cittadina cercava una soluzione.

Ora sarà il prefetto di Latina a sciogliere il consiglio comunale, poi sarà nominato un commissario prefettizio.

Il giornalista e sociologo Marco Omizzolo ritiene che questo non sia affatto un bene per la città: “Mi giunge notizia delle dimissioni di Paola Villa, sindaco di Formia. Una notizia triste – ha detto – per tutti coloro che hanno a cuore la battaglia per i diritti civili, i beni comuni, i diritti umani e la legalità.

Formia è una città bellissima ma attraversata da interessi milionari e soggetti pericolosi. Molto pericolosi. A volte questi ultimi portano i cognomi di alcune delle famiglie mafiose più pericolose d’Italia. Paola è stata un argine, un’opposizione netta a tutti coloro che pensavano di saccheggiare, fare affari sulle spalle dei cittadini, dell’ambiente e della giustizia.

L’ho conosciuta alcuni anni fa e insieme abbiamo fatto diverse iniziative contro le mafie, le agromafie, il caporalato e non solo. Ne ho sempre apprezzato il coraggio, la competenze e le determinazione.

Ora – ha continuato Omizzolo – la peggiore politica può avanzare, farsi largo, spostare le sue pedine per occupare posti di potere. Le persone oneste, le associazioni, chi ha a cuore il valore del diritto contro l’arroganza del potere e del profitto ad ogni costo, dovrebbero far sentire la propria indignazione, il desiderio di non smettere di indagare, parlare, attivarsi, denunciare.

Dobbiamo mandare un messaggio chiaro, ossia rinnovare, alla luce del sole, il nostro impegno fermo e competente, serio e coraggioso. Soprattutto dobbiamo impegnarci anche per non lasciare sola Paola, per evitare che qualcuno possa pensare di farle scontare la sua rettitudine e opposizione ai “soliti affari dei soliti noti”. Non dobbiamo abdicare, meritiamo molto più degli sciacalli che avanzano nelle tenebre”.