Formia, c’è l’accordo: nell’ex Enaoli il sogno degli operai agricoltori

L’area dell’ex Enaoli di Formia diventerà terreno agricolo e sarà coltivato dagli ex operai della fabbrica. Si è svolto questa mattina l’atteso incontro tra il sindaco di Formia Sandro Bartolomeo e la delegazione dei lavoratori dell’Associazione “Diamo un Calcio alla Crisi” guidata dal segretario generale della Femca Cisl di Latina Roberto Cecere, che segue quello tenutosi qualche settimana fa presso l’assessorato regionale all’Agricoltura organizzato dal consigliere formiano Giuseppe Simeone.

Alla base della discussione la possibilità da parte dei lavoratori disoccupati di utilizzare i terreni dell’ex Enaoli per adibirli ad attività agricole, grazie ad una apposita convenzione da firmare tra Regione, Comune e la cooperativa di lavoro appositamente costituita.

La risposta del sindaco Bartolomeo è stata positiva ed il progetto di riqualificazione del sito, presentato lo scorso anno, potrà iniziare a prendere forma e sostanza. Da parte del primo cittadino erano state avanzate alcune riserve, temendo che l’insediamento agricolo potesse pregiudicare il progetto dell’ ospedale del Golfo del quale si parla da decenni e che dovrebbe sorgere proprio sui terreni dell’ Enaoli. I lavoratori ed il sindacato però hanno dato ampie rassicurazioni sul fatto che se veramente il progetto ospedale dovesse vedere la luce, la cooperativa farebbe immediatamente un passo indietro  lasciando i terreni.  In attesa che però progetto e relativo finanziamento trovino la luce, la Femca Cisl ed i lavoratori dell’Associazione “Diamo un Calcio alla Crisi” hanno presentato un innovativo piano di riconversione agricola di quel sito abbandonato da un decennio all’incuria più totale. Sarà ora creato un tavolo tra Regione, Comune e cooperativa finalizzato al monitoraggio delle varie fasi dell’iniziativa, partendo dalla stipula di una apposita  convenzione.

“Abbiamo accolto con molta soddisfazione il parere favorevole espresso dal sindaco Bartolomeo – ha commentato Roberto Cecere -.  Tutto questo premia la coerenza e la perseveranza dei lavoratori che dallo scorso mese di ottobre sono in assemblea permanente nell’ex Enaoli  ed hanno dimostrato grande volontà nel tentativo di ricostruirsi da zero un nuovo lavoro. E’ la prova evidente di come sia possibile utilizzare al meglio i beni dismessi dello stato, trasformando terreni incolti ed abbandonati in prospettive di occupazione per tante famiglie. Questa è una strada sulla quale dovremo lavorare a lungo e che dovremo percorrere senza esitazione perchè potrebbe dimostrarsi elemento di sviluppo per il  territorio, a cominciare dal sud della nostra provincia dove la crisi occupazionale è ancor più marcata.”