Fratelli d’Italia, Movimento Latina bacchetta i vertici nazionali. Scricchiolii dentro e fuori il partito

L'avvocato Massimiliano Bruno

Qualcosa all’interno e all’esterno di Fratelli d’Italia scricchiola. Se il partito provinciale, guidato da Nicola Calandrini, non ha ancora trovato la quadra sulla candidatura per la Presidenza della Provincia – questa mattina lo stesso Calandrini aveva fatto sapere attraverso una nota stampa che erano “emerse considerazioni divergenti circa il comportamento da tenere in vista delle imminenti elezioni provinciali -, l’associazione Movimento Latina, presieduta da Massimiliano Bruno, che conta al suo interno diversi tesserati di FdI, bacchetta i vertici nazionali del partito per la scelta dei candidati delle elezioni del 4 marzo scorso che di fatto ha penalizzato gli esponenti locali. E certo Calandrini è stato uno di questi. Una critica aspra, quella dell’avvocato Bruno, basata su una di quelle analisi del voto che normalmente vengono effettuate a caldo e che invece in questo caso vengono esposte a un mese e mezzo dal risultato elettorale, in concomitanza con la difficoltà del partito a livello provinciale di trovare una convergenza sul sostegno a questo o quell’altro candidato per la poltrona presidenziale di via Costa. Una coincidenza?

Riportiamo di seguito il comunicato stampa di Movimento Latina, a firma dell’avvocato Bruno.

Mai era accaduto, nel corso delle passate legislature a livello regionale e nazionale, che la storica Destra sociale non avesse proprie rappresentanze Pontine nel Consiglio Regionale del Lazio e nel Parlamento.

Le discutibili scelte politiche in tema di candidature, portate avanti dai vertici nazionali di Fratelli d’Italia, hanno visto catapultare, in posizione privilegiata nelle liste elettorali della nostra Provincia, sconosciuti o famosi esponenti del partito rispetto ai candidati locali. E tale situazione ha di fatto premiato gli esponenti locali degli altri partiti politici della coalizione di centro destra.

Una ferita, quindi, difficile da rimarginare per decine di migliaia di elettori che nei fatti hanno preferito al partito guidato da Giorgia Meloni la Lega di Matteo Salvini, il quale ha dimostrato capacità da vero leader di partito nazionale, valorizzando al massimo la pur giovane e di recente costituzione classe dirigente locale di quel partito.

A nulla paiono essere valsi i suggerimenti e l’impegno profuso da alcuni esponenti della società civile, tra i quali molti degli aderenti a Movimento Latina, che avevano largamente previsto le difficoltà di sostenere un confronto politico-elettorale senza che vi fossero candidati alle elezioni politiche portavoce del territorio e, quindi, a conoscenza dei problemi e delle istanze dei cittadini della nostra realtà sociale e politica.

E’ stato come continuare nella linea politica del “facciamoci del male da soli”.

Quello che più lascia perplessi è la reiterata scelta politica di ritenere che si possa non tener conto delle istanze dei cittadini che ci mettono la faccia e che scelgono di militare in un partito.

A Movimento Latina, che aveva sperato in una più assennata strategia politico-elettorale dei vertici nazionali di Fratelli d’Italia, non resta che prendere atto delle scelte politiche operate da questi ultimi e delle negative conseguenze che tali scelte hanno determinato su Latina e la sua provincia.

Il direttivo di Movimento Latina, anche a nome tutti i suoi sostenitori, amici e simpatizzanti, esprime la propria delusione per l’assenza di una rappresentanza parlamentare di esponenti locali di Fratelli D’Italia, nonostante  la provincia  di Latina abbia eletto un deputato ed un senatore del medesimo partito, però provenienti da altre realtà territoriali.

L’associazione Movimento Latina continuerà nel suo impegno politico a favore e nell’interesse della gente e combatterà sempre quelle logiche di partito che vedono la politica come fine e non come mezzo al servizio dei cittadini e che “usano” le candidature elettorali come un “calesse” per raggiungere poltrone e non come gesto di “amore” per i cittadini del territorio al quale si chiede il voto.

 Per il direttivo

Avv. Massimilano Bruno