Gaeta, utilizzarono l’ambulanza per una rapina alle poste: un arresto

Questa notte i carabinieri della tenenza di Gaeta, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Cassino, che ha concordato le risultanze investigative dell’Arma, hanno tratto in arresto F.C., 45 enne di Santi Cosma e Damiano, commerciante, ritenuto autore di una tentata rapina commessa lo scorso 1 dicembre 2017 presso l’ufficio delle poste centrali di Gaeta.

Secondo gli inquirenti, l’uomo quel giorno, unitamente ad altre persone, non ancora identificate, dopo aver atteso che personale dell’istituto di vigilanza consegnasse presso l’ufficio postale denaro contante, sarebbe irrotto all’interno dell’istituto accedendo dalla porta laterale, scavalcavano il bancone e, dopo aver minacciato. La cricca avrebbe quindi aggredito con calci e pugni il direttore al fine di farsi consegnare il denaro. Appena ricevuto il denaro i malviventi sarebbe fuggiti, lasciando a terra la vittima, ferita dalle percosse ricevute.

Dalle ricostruzioni effettuate dai militari dell’Arma, grazie all’acquisizione di vari impianti di video-sorveglianza ed importanti dichiarazioni di testimoni, gli inquirenti hanno accertato che i malviventi in questione si sarebbero dati alla fuga a bordo di una Fiat Punto, poi abbandonata in via Serapide, per poi salire a bordo di un’autoambulanza che li attendeva. La Fiat Punto era stata rinvenuta nell’immediatezza dei fatti ed era risultata rubata nell’aprile del 2017 in provincia di Caserta.

Grazie alla dichiarazione di un testimone che riferì una lettura parziale della targa e dalle visioni delle immagini, che hanno consentito di ricostruire il percorso dell’autoambulanza dopo la commissione della rapina, i carabinieri sono riusciti a risalire al mezzo utilizzato e quindi alle generalità del conducente. a conferma del riconoscimento di quest’ultimo, lo stesso venne visto quella mattina anche da altra pattuglia dell’Arma a Formia mentre guidava a bordo del mezzo, subito dopo la commissione del delitto.

Il 45enne, dopo essere stato condotto in caserma per le formalità di rito, è stato accompagnato presso la propria abitazione, in regime degli arresti domiciliari.