Giacomo non ce l’ha fatta, lo zio: “Una lotta impari, un combattente coraggioso”

Giacomino, come lo chiamava lo zio e gli altri familiari se ne è andato. Nulla ha potuto contro “un nemico strisciante”, come lo ha definito proprio lo zio Giuseppe Mochi. “Una lotta impari, un combattente forte e coraggioso – ha commentato la scomparsa del nipotino – ma non è bastato…! Ciao Giacomino”.

Aveva solo 11 anni Giacomo, di Latina, nato con la sindrome di down. La famiglia gli è sempre stata vicina con un amore incommensurabile. Poi agli inizi di dicembre del 2019 le prime avvisaglie della malattia.  Il bambino viene ricoverato al Bambino Gesù di Roma, dove gli diagnosticano un medulloblastoma al 4 livello. Una sentenza già scritta, purtroppo.

Giacomino ha lottato con coraggio, con la sua famiglia sempre accanto, ma non ce l’ha fatta. Giulia e Carlo, i genitori di in questi mesi si sono fatti amare, soprattutto all’interno della casa di Roma Peter Pan, associazione che offre gratuitamente sostegno ai bambini e adolescenti malati di cancro, a pochi metri dall’ospedale, dove trascorrono il Natale, i compleanni e la pandemia.

Giulia riesce anche a laurearsi e insieme a Carlo si prendono cura del proprio piccolo e anche degli altri ospiti della struttura. Hanno anche organizzato feste a balli sul terrazzo della struttura durante il lockdown. Momenti indelebili, indimenticabili, che ora potranno dare loro e a Pietro, il fratellino più piccolo di Giacomo, la forza per andare avanti, arricchiti dall’amore che un bambino come Giacomino può regalare.