Il Sud pontino è stato, ma lo è ancora tutt’oggi, meta della criminalità organizzata, e a confermarlo sono le numerosissime operazioni di polizia giudiziaria avvenute nel corso degli anni. Solamente qualche giorno fa, l’emittente televisiva LA7 ha raccontato attraverso un’inchiesta giornalistica la vita di Antonio Bardellino riproponendo con immagini e testimonianze il ruolo ricoperto in passato dai territori “pontino-meridionali”.
Un territorio insomma con radici ben radicate da parte della criminalità organizzata. Proprio per questo il Siulp, il sindacato italiano unitario lavoratori Polizia, sta chiedendo ormai da anni di potenziare il più possibile gli apparati investigativi della città di Formia, sia attraverso l’elevazione a sede Dirigenziale del locale Commissariato di P.S., in modo da poter realizzare un controllo del territorio molto più efficace, sia mediante l’istituzione di una sede distaccata della Squadra Mobile.
Questa parte della nota diffusa dal sindacato:
“Lo chiediamo proprio qui nel sud Pontino, territorio contrassegnato com’è noto da fenomeni criminogeni “induttivi” che si propagano insistentemente e, ultimamente, da importanti eventi negativi, come appunto le due gambizzazioni avvenute a distanza di qualche mese nel vicino comune di Fondi.
Alla luce di quanto appena esposto, rivolgiamo ancora una volta un accorato appello al Signor Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi ed al Signor Capo della Polizia, Prefetto Vittorio Pisani, affinché il sud Pontino possa ritrovare serenità e soprattutto sicurezza”.