In auto con sei etti di hashish, assolto in appello albanese “inconsapevole”

L'avvocato Pasquale Cardillo Cupo

Ventisettenne di origine albanese, arrestato a Formia nel 2015 per droga, è stato assolto dalla III sezione della Corte di Appello di Roma.

Il giovane Shini Dhurim, condannato in primo grado dal giudice monocratico Lo Mastro a tre anni di reclusione, è stato ora assolto per non aver commesso il fatto.

Shini Dhurim, insieme ad altri tre connazionali, era stato fermato dai carabinieri nell’estate del 2015.

I tre vennero sorpresi nel centro di Formia a bordo di un’autovettura che trasportava sul tappetino anteriore lato passeggero vari panetti di hashish, per un totale di oltre 600 grammi, con impressa una scritta a fuoco “casa”, secondo gli investigatori riconducibile ad una partita di stupefacenti destinata al sud pontino.

Il giovane Shini, tuttavia, difeso dall’avvocato Pasquale Cardillo Cupo ha sempre sostenuto di aver solo ricevuto un passaggio dopo un casuale incontro a Napoli, dove si era recato per lavoro, e di non essersi accorto della presenza sul tappetino anteriore di una busta contenente lo stupefacente. La tesi difensiva non convinse però il giudice monocratico, che condannò il giovane a tre anni di reclusione, decisione poi ribaltata in appello dove invece è stata pronunciata sentenza assolutoria per non aver commesso il fatto.